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Staminali cordonali: l’uso nel campo della medicina rigenerativa

A cura dell’ufficio stampa di Sorgente

Milano - Il cordone ombelicale è un organo che racchiude in sé un enorme potenziale. Durante la gravidanza permette lo scambio di nutrienti dalla mamma al piccolo e contiene al suo interno circa 60-80 cc di sangue ricco di cellule staminali. Definite anche staminali cordonali, queste cellule sono di diverse tipologie e sono in grado di dar vita alle cellule che costituiscono i tessuti e i vasi sanguigni del nostro organismo.

Le staminali cordonali mesenchimali ad esempio hanno la capacità di produrre cellule del tessuto osseo, nervoso, adiposo e cartilagineo, mentre le staminali cordonali progenitrici endoteliali sono in grado di dar vita alle cellule che costituiscono i vasi sanguigni¹ˊ².

Ci sono poi le staminali cordonali simil-embrionali che hanno la capacità di differenziare in cellule dei tessuti endotermici (l’intestino), ectodermici (midollo spinale) e mesodermici (derma). Le staminali cordonali ematopoietiche invece, quando si differenziano, sono in grado di dar vita alle cellule del sangue e a quelle del midollo.

Tra le altre funzioni delle cellule staminali del cordone c’è anche quella anti-infiammatoria che avviene con il rilascio di fattori umorali come la prostaglandina E2 ⁴ˊ⁵.

Le staminali cordonali vengono ampiamente utilizzate nel campo della medicina rigenerativa, cioè quella branca che si occupa della rigenerazione di organi e di tessuti danneggiati. Questo è possibile grazie alla capacità proliferativa e differenziativa di queste cellule staminali che le rende adatte alla rigenerazione.

Nel settore della medicina rigenerativa il trapianto autologo è quello che assicura una maggiore efficacia poiché viene realizzato con le cellule prelevate dal paziente stesso. Al contrario, un trapianto allogenico può presentare complicazioni di tipo immunitario come il rigetto, che porterebbe il paziente a continue ed infinite terapie. Questa tipologia di trapianto infatti viene realizzata con cellule non del paziente, ma di un soggetto terzo. In presenza di trapianti di tipo allogenico è comunque consigliato utilizzare staminali cordonali: la loro “immaturità immunologica” ¹ˊ³ consente un rischio minore di rigetto oltre che un migliore attecchimento.

Grazie alle proprietà insite in questa tipologia di cellule staminali, la conservazione delle staminali del cordone ombelicale è oggi una vera e propria fonte di vita per le famiglie, permettendo così di poterle utilizzare per il trattamento di diverse patologie.

Ulteriori informazioni su www.sorgente.com