Novara - Il Piemonte ha raggiunto la prima posizione tra le regioni con più comuni senza una filiale di banca e quindi senza uno sportello bancomat da cui poter prelevare. Infatti, secondo una ricerca condotta da FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani), che rappresenta il sindacato della categoria degli operatori del settore bancario, i comuni che non hanno una banca e un ATM sul proprio territorio sono 713. Subito dopo il Piemonte, c'è la Lombardia.
Non ci sono più banche: avvio ai pagamenti digitali
A livello generale, il 7% della popolazione italiana, soprattutto quella che si trova su territori rurali e montani, non trova nelle vicinanze una banca o un ATM. Questo problema, secondo il FABI, raggiunge circa quattro milioni di abitanti, che abitano 3.062 comuni. Questo dato è allarmante pensando a tutti i disservizi che potrebbe creare, soprattutto alla popolazione più anziana che può avere difficoltà nello spostarsi da un comune a un altro.
Il Piemonte è al primo posto per comuni senza filiale, con la Lombardia subito al secondo, con i suoi 483 comuni senza banca, il terzo posto è di Campania e Calabria con un disservizio che comprende 280 comuni. In Piemonte, in particolare, il numero di sportelli è diminuito del 7,3% in un anno (percentuale corrispondente a 52 sportelli): oggi sono in totale 1.746, con la diminuzione maggiore registrata in provincia di Alessandria. A livello nazionale, invece, gli sportelli sono passati da 21.650 nel 2021 a 20.986 nel 2022.
Nello stesso tempo si fanno sempre più strada i pagamenti digitali, anche grazie alla spinta del Governo che ha sottolineato più volte l'importanza dell'utilizzo del POS per prevenire e controllare l'evasione fiscale.
Nuove tendenze di pagamento digitali
Le transazioni che hanno confermato la crescita dei pagamenti digitali sono quelle relative al 2022, che hanno caratterizzato il 40% dei consumi, pari a 397 miliardi di euro. Questo dato riguarda tutti i pagamenti effettuati con nuove metodologie di pagamento, come per esempio i wallet digitali o le carte prepagate ricaricabili che, come spiega Punto Informatico, sono molto efficienti e comode anche perché disponibili sia in formato fisico che digitale.
I pagamenti mediante questi strumenti sono cresciuti del 18%, portando quindi pagamenti complessivi a 390 miliardi di euro solo nel 2022. Sono utilizzati da sempre più consumatori perché ritenuti sicuri, veloci e comodi, come i pagamenti contactless, effettuati anche attraverso dispositivi indossabili o smartphone. Complessivamente, l’incidenza dei pagamenti contactless è aumentata fino ad arrivare a ben 186 miliardi di euro (+45%), mentre gli Innovative Payments hanno raggiunto la cifra di 20,3 miliardi di euro (+107%).
Secondo l'osservatorio del politecnico di Milano sugli Innovative Payments, sempre nel 2022, si sono registrati pagamenti con smartwatch o cellulare da parte di 6,4 milioni di persone. Inoltre, è stato calcolato che l'utilizzo dei pagamenti digitali, per la fine del 2023, potrebbe equipararsi a quello dei contanti.
Quello che emerge da questi dati è un cambio di direzione dei pagamenti in generale e dell'utilizzo del denaro. Le banche fisiche e il contante tendono a lasciare la scena alle nuove tecnologie e al digitale, con metodi di pagamento più sicuri e innovativi.