Novara - Ecco alcuni commenti al drammatico attentato di Tunisi dove ha perso la vita il novarese Francesco Caldara. Il presidente della Provincia, Matteo Besozzi, esprime "forte condanna per l’attentato di Tunisi rivendicato dall’Isis e cordoglio per le vittime, in particolare per il novarese Francesco Caldara. La Provincia di Novara in segno di vicinanza e di lutto ha posizionato le bandiere a mezz’asta sugli edifici di propria competenza; inoltre giovedì sera una delegazione provinciale parteciperà alla fiaccolata di solidarietà verso le vittime dell’attentato. La Tunisia è un paese dove l’estremismo islamista ha guadagnato posizioni con una velocità sorprendente, la formazione del califfato islamico avanza contemporaneamente su più fronti in una strategia globale che non deve essere sottovalutata e che l’Europa deve fronteggiare non lasciando sole le Nazioni che, come la Tunisia, stanno affrontando un faticoso processo di modernizzazione e di “laicizzazione”".
Il deputato novarese, Giovanni Falcone, ha voluto manifestare il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Caldara, vittima dei terroristi in Tunisia, e la propria vicinanza alla famiglia di Sonia Reddi, ferita nello stesso attentato. "In momenti come questi le parole perdono di significato – dichiara Falcone – ma mai come ora i sentimenti di dolore e di vicinanza a chi è stato duramente colpito dai fatti di Tunisi sono lontani dalla retorica. Per quel che mi sarà possibile fare, mi metto a disposizione dei familiari per quel che mi sarà possibile fare".
"Oggi giovedì 19 marzo - racconta il sottosegretario al Welfare e all'Integrazione, on. Franca Biondelli (Pd) - ho partecipato a Novara all’iniziativa inserita nel calendario delle manifestazioni legate alla settimana contro il razzismo organizzato dal Comune di Novara dall’assessorato alle Pari opportunità guidato da Margherita Patti. Proprio il giorno dopo la tragica uccisione di Francesco Caldara, cittadino novarese in un attentato terroristico la risposta più bella arriva dai bambini e dal loro straordinario girotondo di solidarietà (seguendo questo link è possibile vedere il girotondo effettuato nel cortile interno della biblioteca in Palazzo Vochieri. Una risposta d’amore a tanto odio. É un segnale di grande attenzione dell'Amministrazione comunale per questa Campagna di azione contro il razzismo organizzata dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) in collaborazione con Anci e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che io rappresento nella veste di Sottosegretario alle Politiche sociali e all’integrazione. Siamo arrivati a oltre 700 Comuni che hanno aderito. Ne sono contenta davvero. L'obiettivo è di spegnere l'incendio provocato dalla paura, che brucia le tante occasioni per costruire accoglienza; quello di allargare la mente per spegnere i pregiudizi come dice lo spot. Un obiettivo che si raggiunge nelle città, nelle scuole, nei mezzi di trasporto con il lavoro assiduo delle istituzioni, delle associazioni e dei media che vogliamo al nostro fianco. Un lavoro assiduo affinché le parole diventino ponti verso l'altro e non barriere cariche di offese. Un lavoro che ha lo scopo di aprire le menti all'incontro con gli altri che vivono in mezzo a noi, con gli altri che siamo noi. Un obiettivo questo che il Governo è impegnato a raggiungere per dare ossigeno alla nostra democrazia. Per questa ragione porterò con molto piacere i messaggi che i ragazzi delle scuole elementari e le maestre, hanno voluto scrivere al Presidente Matteo Renzi auspicando una maggiore coesione sociale. Così come ho voluto cogliere questa occasione per esprimere personalmente e direttamente il dolore e la vicinanza per i familiari della vittima. Un ringraziamento doveroso va a Margherita Patti per quanto realizzato, al sindaco di Novara Andrea Ballarè e a Cecilia Triscaudi, rappresentante Unar che oggi ha voluto essere presente a Novara".
Integrazione e dialogo contro fondamentalismo e paura. E' questo il messaggio di speranza che i ragazzi del centro culturale giovani musulmani di Novara vogliono lanciare dopo il drammatico attacco terroristico dell'Isis in Tunisia, che tra le numerose vittime conta anche il turista novarese Francesco Caldara. "A pochi giorni dall'apertura del Centro, abbiamo ricevuto gli auguri della Senatrice Ferrara, che abbiamo invitato assieme al Sindaco, Andrea Ballarè, per una serata di raccoglimento e confronto sul valore di una corretta conoscenza reciproca nell'ambito della stessa società, quella italiana e novarese alla quale sentiamo di appartenere e di condividerne i valori", spiega il giovane presidente del Centro, Ahmed Ouda. Dopo i fatti di Charlie Hebdo, la Senatrice novarese, componente della Commissione Diritti Umani, aveva mandato un messaggio personale per incoraggiare un progetto "che rappresenta una nuova generazione di musulmani integrata, desiderosa di portare il messaggio di un Islam di pace e collaborazione, in grado di calarsi appieno nella realtà di Novara". Parole tanto più attuali, all'indomani della perdita di un concittadino, appassionato di viaggi, per mano del fondamentalismo. "Il messaggio della Senatrice ci ha incoraggiati ad attivarci subito, manifestando la nostra solidarietà alla famiglia Caldara, e dedicandogli l'incontro di lunedì sera", continua Mohamed, che cura le relazioni esterne per il Centro. "In questi giorni di dolore non dobbiamo cedere alla rabbia, in questo senso - commenta Elena Ferrara - la visita al Centro rappresenta un'occasione positiva da contrapporre ad ogni estremismo, anche con l'aiuto di Don Tiziano Righetto". La parrocchia di San'Agabio sarà infatti coinvolta nell'iniziativa, "per significare vicinanza alle vittime e ai loro familiare e la speranza che i percorsi di pace e integrazione sostegno possano trovare il più largo sostegno da parte delle istituzioni e dalla cittadinanza", conferma Don Tiziano. Speranza (Al amal in lingua araba) è anche il nome che hanno scelto i ragazzi per per il Centro in zona Sant'Agabio, negli spazi affittati dell'ex Istituto privato Leonardo Da Vinci. Un luogo di integrazione, curiosità e confronto, attivo dallo scorso settembre. Uno spazio vivo, aperto alla comunità, dove studiare e organizzare le attività del doposcuola. L'iniziativa avrà luogo dalle ore 18 di lunedì 23 marzo presso la sede del centro culturale in via della Riotta 10. L'incontro è aperto a studenti, genitori e cittadini.