Cerano - Si è tenuto venerdì 12 giugno, nella sala consiliare del palazzo municipale di Cerano, l’incontro-dibattito “La zona grigia: il lavoro fra economia legale ed economia criminale”. L’iniziativa è stata organizzata dalla Scuola di Pace “Oscar Romero” in collaborazione con l’Associazione “La Torre – Mattarella” (associazione impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie, che aderisce a “Libera”). Ospiti della serata il presidente dell’Associazione “La Torre – Mattarella” Roberto Leggero, l’ex presidente e autore del libro “Etica e democrazia” Paolo Allegra e il presidente del Consiglio comunale di Trecate con delega alle Problematiche inerenti le mafie Filippo Sansottera.
I relatori hanno evidenziato come la presenza delle mafie nel Nord Italia sia ormai innegabile e che l’area costituita da Piemonte, Lombardia e Liguria sia la zona in cui le cosche svolgono maggiormente l’attività di riciclaggio del denaro sporco. Da ciò deriva l’infiltrazione delle mafie nell’economia legale, anche grazie alla creazione di una “zona grigia” (sistema di favori, assenza di controlli, ecc.) che sfuma il confine fra legalità e illegalità e favorisce l’accettazione di una “logica” mafiosa. La presenza dell’attività mafiosa in vari settori economici (in particolare edilizia, logistica e trasporti) è poco evidente anche perché le mafie ormai prediligono la corruzione rispetto alla violenza e si insediano di preferenza nei centri piccoli, dove i controlli sono meno capillari.
Da ricordare che dal 1991 ad oggi i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose sono stati oltre 200 e che il costo dell’illegalità nel nostro Paese è stimato intorno ai 250/300 miliardi di euro. Le mafie, infatti, cercano di controllare l’attività politico-amministrativa attraverso il controllo della raccolta dei voti elettorali determinando una evoluzione negativa del sistema democratico. Questo processo, tuttavia, non è irreversibile, ma, per fermarlo, è fondamentale il ruolo della società civile che deve saper rifiutare qualunque forma di illegalità e di logica mafiosa.
Presenti alla serata, oltre ad un numeroso pubblico, anche alcuni amministratori comunali di Cerano e Romentino.