Cameri - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo Progetto Cameri, che candida Valeria Galli: "Il giorno delle votazioni si avvicina, ma Progetto Cameri continua nel suo percorso di ascolto e partecipazione rispetto alle tematiche più care alla cittadinanza. Dopo l'appuntamento con i giovani di sabato scorso, lunedì la lista civica a sostegno di Valeria Galli ha organizzato l'incontro “+ istruzione = benessere”, dedicato alla scuola e alle politiche per l'infanzia. Un paese che cresce pensa prima di tutto al suo futuro. «A scuola i nostri ragazzi si preparano alla vita, ad essere cittadini consapevoli e responsabili. Una buona amministrazione - spiega la candidata Sindaco, Valeria Galli - non può trascurare la qualità della vita dei ragazzi che, proprio tra i banchi, passano gran parte della loro giornata». In Sala Polivalente giovani, insegnanti, genitori e cittadini per un appuntamento aperto a tutti, tanto da vedere la presenza dei rappresentanti della lista di centrodestra Rinnova Cameri, Fabio Stortini e Marco Carnevali. «Durante il confronto tra candidati della scorsa settimana – commenta Galli – sono emerse le criticità che accomunano ogni amministrazione. In quest'ottica, la partecipazione della Senatrice Elena Ferrara, membro delle commissioni Istruzione e Diritti umani del Senato, ci ha dato la possibilità di entrare nel merito delle questioni». La riduzione di fondi sul fronte dell'istruzione, come pure la necessità di un rapporto positivo tra Enti locali e Governo sono questioni prioritarie nell'interesse di tutte le singole realtà locali. «Dopo anni di tagli a scuola e cultura - ha spiegato la Senatrice novarese - qualcosa sta cambiando. Lo conferma un rinnovato impegno, che si traduce in proposte di legge e iniziative parlamentari finalmente in linea con le esigenze dei territori. Programmi come quello di Progetto Cameri sono in grado di recepire tali positive indicazioni». Si comincia dall'infanzia, con l'iter legislativo attivati per scorporare dal patto di stabilità gli investimenti per asili nido e scuole materne. Mente sul fronte educativo, il disegno di legge per la valorizzazione dell’insegnamento della musica e dell'espressione artistica, proposto da Ferrara, prevede una scuola diversa, che metta in rete istituti e territori. «Scuole da vivere durante e dopo l’orario scolastico: veri e propri incubatori di cultura e talenti. Un obiettivo a portata di Cameri, grazie alla nostra proposta di rimettere mano al polo di via Marè - aggiunge Galli - e alla Biblioteca civica, che deve essere ultimata». La persona, lo studente di nuovo al centro dell'azione amministrativa. «E' una questione di scelte e noi non abbiamo dubbi: invece di piazzare qualche telecamera in più è opportuno investire maggiormente sulla scuola, sull'istruzione, sull'educativa territoriale. La nostra priorità saranno sempre e comunque le persone, nessuno escluso». Attenzione al singolo e ai problemi dei ragazzi. Tra i più sentiti anche il fenomeno del cyberbullismo, di cui la Senatrice Elena Ferrara è referente all'interno della Commissione diritti umani. «Servono informazione e prevenzione, nel mio Ddl intendo valorizzare un uso positivo e responsabile di internet e dei social network da parte dei minori e a tutela dei più giovani, con particolare riferimento alla pre adolescenza. In questo senso - si è augurata la parlamentare Democratica - l'aiuto dei ragazzi è determinante». Un invito che la Senatrice Ferrara ha esteso al candidato alle elezioni regionali, Domenico Rossi, presente in sala e tradizionalmente vocino alle tematiche giovanili. «In Regione voglio portare i tanti buoni esempi che ho raccolto sul nostro territorio e lavorare per mettere in rete amministrazioni, scuole ed enti di formazione». Infine, Valeria Galli ha rivolto a tutti il suo arrivederci per l'ultimo appuntamento della campagna elettorale di Progetto Cameri: alle 18 di venerdì prossimo 23 maggio presso il circolo Mattotti. «Un momento di analisi e di ringraziamento - ha concluso Valeria Galli - verso tutti coloro che hanno dato un contributo reale nel corso dei nostri incontri sul territorio e che ci hanno permesso di scrivere il primo programma partecipato che questo Paese ricordi».