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Rossi, Matiello e sen. Ferrara sul volantino di Bussoleno

Torino - A Bussoleno è comparso un manifesto anonimo con un mirino disegnato sui i nomi di alcuni consiglieri regionali che secondo gli autori avrebbero votato a favore della chiusura del punto nascite dell'ospedale di Susa. Domenico Rossi (nella foto), tra i nomi scritti all’interno del mirino del manifesto, spiega: “Chi ha votato contro quell’ordine del giorno lo ha fatto perché è in atto, in Piemonte, una riorganizzazione della rete ospedaliera regionale fondata su una legge nazionale che prevede la presenza di punti nascita in ospedali DEA di primo livello e che producano almeno 500 parti all’anno. L’ospedale di Susa è un ospedale di base dove avvengono nascite per un numero molto inferiore a 500. Ma ancora più grave è il metodo scelto dagli anonimi: ritengo grave e inaccettabile quanto accaduto perché sposta il conflitto dal piano (legittimo) politico e istituzionale a quello delle minacce e delle intimidazioni, nemmeno troppo velate. Come a dire “state attenti, sappiamo chi siete e che cosa avete fatto”.

Qualcuno ha questa visione della democrazia: “Se non sono d'accordo con quello che fai o che pensi comincio con il minacciarti o con il cercare di intimidirti senza nemmeno entrare nel merito delle questioni”. Io, e tanti con me, abbiamo un'altra idea della convivenza democratica”

L'immagine del manifesto con un mirino disegnato è stata diffusa anche dal sito  www.notav.info, attraverso un post intitolato "Nell'obiettivo chi vuole chiudere l'ospedale di Susa".

L’unica cosa che è stata votata è un Ordine del Giorno del Movimento 5 stelle che chiedeva di annullare una delibera della Giunta che recepiva la legge nazionale.

Molte le reazioni tra cui quelle di Davide Matiello (Membro della Commissione Antimafia) e della Senatrice Elena Ferrara (Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali)

Davide Mattiello: “Solidarietà a Domenico Rossi: ci bastano i mafiosi, DOC o di imitazione, a minacciare chi non si allinea”.

Senatrice Elena Ferrara: “Non è un caso che in Senato si sia istituita una commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno dell'intimidazione nei confronti degli amministratori. Conosciamo i casi eclatanti, ma spesso sottostimiamo l'impatto delle intimidazioni e delle minacce. Tutta la mia vicinanza a te, Domenico".