Novara - Si è svolta giovedì 27 aprile presso l'Hotel Westin Palace di Milano l'Assemblea Nazionale del Soci del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola Dop. Dopo il saluto iniziale di Paolo De Castro, Primo Vice Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo in collegamento da Bruxelles, che ha sottolineato l’importanza di un impegno comune nella lotta alla contraffazione alimentare, il Presidente del Consorzio Gorgonzola, Renato Invernizzi, ha illustrato i dati di produzione ed export e l'attività svolta dal Consorzio per valorizzare e tutelare il Gorgonzola Dop (vedi comunicato stampa sotto). Il Sindaco di Novara Edoardo Canelli, invitato a salire sul palco dal presidente Invernizzi, ha commentato orgogliosamente i numeri del Gorgonzola rivendicandone la “novaresità”.
A seguire il momento del talk, condotto da Nicola Savino, che ha coinvolto il consulente scientifico del Consorzio, prof. Erasmo Neviani e la nutrizionista Samantha Biale che hanno sfatato numerosi miti sul Gorgonzola dal punto di vista nutrizionale. In particolare quest’ultima ha invitato ad inserirlo senza problemi anche nell’alimentazione dei più piccoli e ha sottolineato come un etto di Gorgonzola abbia la stessa quantità di colesterolo (70 mg) di un etto di carne MAGRA di vitello, di fuso di tacchino, di pollo (senza pelle), di bresaola o di orata o branzino di allevamento (slide e fonti scientifiche su richiesta).
Ospite finale lo chef Antonino Cannavacciuolo che, incalzato da Savino, ha raccontato alcuni episodi della sua vita professionale ed è stato simpaticamente messo a confronto con i personaggi che lo hanno preceduto nel ruolo di testimonial del Consorzio Gorgonzola. Lo chef ha poi invitato i presenti a degustare, "APERITIVO" il suo piatto di finger con Gorgonzola Dolce e Gorgonzola Piccante creato per l’occasione.
Di seguito un riassunto della Relazione annuale presentata dal Presidente del Consorzio Gorgonzola, Renato Invernizzi, all’Assemblea Generale dei Soci: "In Europa nel 2016, la produzione di formaggi in generale ha registrato un aumento del 2%. Se i Paesi maggiori come Italia, Germania e Francia hanno visto rallentare leggermente le loro produzioni, Spagna (+37%), Grecia (+23%) e Ungheria (+13%) hanno invece registrato considerevoli aumenti rispetto all’anno precedente. Dal 2009 ad oggi la produzione di Gorgonzola è in costante aumento. Nel 2016 sono state prodotte 4.581.155 forme di Gorgonzola con una variazione sull’anno precedente che porta il segno positivo: +1,78% pari a circa 79.918 forme prodotte in più. Scomponendo il dato italiano scopriamo che anche nel 2016 l’area piemontese prevale quantitativamente su quella lombarda: il 68,5% delle forme prodotte proviene, infatti, dalle province di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato; poco meno di un terzo della produzione rimane quindi alle 10 province lombarde incluse nella zona consortile di produzione (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese). Cresce la nicchia rappresentata dal piccante, soprattutto al Sud. Il Gorgonzola Dolce rimane sempre la tipologia più consumata, ma quella piccante si configura ormai come una vera eccellenza da gourmet la cui produzione è in continua crescita e arriva all’11,27% del totale. Gli acquirenti di questa tipologia aumentano al Nord, ma è al Sud dove si consuma di più. Una curiosità: il Gorgonzola Piccante è preferito dai 65 anni in su.
La tipologia “bio” ha avuto un aumento di circa 10 mila forme, ma riguarda sempre una quota di mercato circoscritta, pari a 34 mila forme sul totale (0,74%). Il consumo nazionale di Gorgonzola è aumentato del 2,4% (dati GFK 2016) grazie all’aumento di penetrazione sul mercato nazionale. In particolare l’ultimo trimestre è stato molto positivo: +5,3% a volume. Crescono le famiglie acquirenti nel Nord ovest, mentre soffre l’area Nord est e calano sensibilmente il centro e la Sardegna. Interessante la crescita delle famiglie acquirenti al Sud. Il consumo dei formaggi in generale negli ultimi 15 anni, secondo Istat, è aumentato del 23% in linea con l’aumento dei consumi domestici (+25%) che, può essere interessante notare, sono comunque leggermente inferiori agli acquisti compiuti fuori casa. Vale a dire, gli italiani continuano a spendere per il cibo, ma lo preparano meno in casa prediligendo sempre più locali e ristoranti.
Le modalità di acquisto nella GDO, oltre al prodotto a marchio, si orientano anche al banco sia verso il prodotto sfuso venduto a peso sia verso quello in formato take-away. La prima è pari al 42%, mentre il take away continua ad aumentare ed arriva a rappresentare il 44% dei volumi totali.
I prezzi medi al consumo rimangono per lo più invariati rispetto all’anno precedente: Gorgonzola Dolce € 9,68 al kg; Gorgonzola Piccante € 10.53 al kg. Ad oggi il Gorgonzola viene esportato in ben 76 paesi nel mondo. Per un prodotto di cui il 36% della produzione vola verso i mercati esteri, i dati sull’export sono importanti. Non diminuisce la voglia di Gorgonzola fuori dai confini nazionali: l’esportazione verso i mercati mondiali cresce circa del 9% (Fonte Clal). In generale le esportazioni dei formaggi italiani negli ultimi 15 anni hanno rilevato un aumento del 53% in volume e del 92% in valore; sono stati scoperti nuovi mercati e consolidati quelli storici, ma soprattutto cresce la fiducia del consumatore internazionale nei latticini italiani: sono ben 150 i paesi nel mondo ove vengono consumati (su 206 totali). Tra le categorie che hanno più contribuito a questa crescita c’è sicuramente il formaggio Gorgonzola che tra i Dop è quello che più trova apprezzamento all’estero, dopo i due grana. L’Unione Europea si conferma il principale mercato (+9,5%). In particolare Germania e Francia da sole importano quasi la metà di tutto l’export mondiale (oltre 10mila tons su 20.237 totali). E il mercato tedesco continua a crescere: +42%! Molto interessante il caso degli Stati Uniti dove le numerose imitazioni locali, il famoso fenomeno dell’Italian Sounding, sottraggono quote di mercato. Ciò nonostante nel 2016 le importazioni fanno registrare un +46% rispetto all’anno precedente (pari a 482 tons). Al fine di contrastare questo fenomeno e per dare una corretta informazione ai consumatori americani è stata creata una campagna social ad hoc attraverso gli account ufficiali del Consorzio che ha veicolato le caratteristiche e le peculiarità del “vero Gorgonzola”. In Canada, invece, gli accordi CETA hanno influito negativamente visto il calo del 25% nell’esportazione. L’Asia incrementa l’import del 5,4%. Giappone e Corea del Sud si rivelano, i maggiori interlocutori mentre Cina, Vietnam e altri paesi dell’area Asia Sud perdono quote, sicuramente per l’ingresso dei similari americani che sfruttano l’identità del Gorgonzola. L’attività di valorizzazione del prodotto si rivela sempre più importante per far conoscere al grande pubblico, ormai attentissimo a ciò che arriva sulle propria tavola tutti i giorni, le caratteristiche della Dop Gorgonzola. Lo Chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo è stato come sempre il testimonial trainante per il mercato italiano; lo slogan “Più lo gusti, più ti piace” del 2014 ha lasciato il posto nel 2016 a “Formaggio Gorgonzola: orgoglio italiano”, che veicola il messaggio che le eccellenze del territorio vanno valorizzate al meglio in quanto patrimonio intrinseco di italianità.
Lo campagna stampa, che ha coinvolto i principali quotidiani nazionali e la Tv con gli spot durante la trasmissione “Masterchef”, è stata ripresa dai canali social del Consorzio, ormai sempre più attento a quest’attività, grazie anche al sito in dieci lingue. La presenza social è stata implementata con gli account nelle varie lingue e per gli USA, in particolare, è stata creata una campagna social ad hoc per far comprendere ai consumatori le caratteristiche e le peculiarità del “vero Gorgonzola”. Il progetto Grandi Formaggi DOP ha visto nel 2016, la partecipazione insieme ai Consorzi Asiago, Mozzarella di Bufala Campana e Parmigiano Reggiano, a due manifestazioni europee in target come Gastronord a Stoccolma e Speciality & Fine Food Fair a Londra. Sempre nel 2016 è partita la campagna di comunicazione triennale europea Cheese–It’s Europe! che vede la collaborazione dei Consorzi Parmigiano Reggiano, Asiago e Gorgonzola. Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea e dal Governo Italiano, si rivolge ad Austria, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca ed ha l’obiettivo di accrescere la notorietà dei prodotti DOP valorizzando il sistema europeo di protezione dell’origine e della qualità dei prodotti certificati, nonché l’italianità degli stessi. Nell’ambito di Cheese–It’s Europe! è stato organizzato l’Excellence Tour per presentare i prodotti nelle quattro capitali: Budapest, Varsavia, Vienna e Praga. Il tour si è svolto in ristoranti e spazi culturali rappresentativi, come ad esempio il Cafè del Palazzo di Giustizia di Vienna, e ha coinvolto rappresentanti della Gdo, Horeca, opinion leader e media. Chef italiani e locali hanno lavorato a 4 mani per produrre piatti unici capaci di esaltare le proprietà e le caratteristiche dei tre formaggi ed educare i consumatori dell’Est Europa al patrimonio di autenticità dell’origine e delle tecniche tradizionali di produzione di cui i tre formaggi italiani sono ambasciatori. Oltre alla presenza nelle fiere, sagre, incontri, rassegne gastronomiche e convegni locali, sono stati organizzati anche viaggi stampa dei giornalisti di quei Paesi che hanno visitato i caseifici e toccato con mano le realtà del territorio di produzione. Tante iniziative hanno visto il Gorgonzola accostato ad altre tipicità del territorio. A maggio 2016, il Consorzio Gorgonzola e il Melone Mantovano IGP hanno organizzato, a Milano presso il Congusto Gourmet Institute, l’evento speciale “Una deliziosa Follia di Sapori”, uno Show Cooking con lo chef Antonino Cannavacciuolo che ha creato diverse ricette, esaltando le qualità di entrambe le eccellenze.
Il Consorzio ha inoltre aderito alla 37° edizione della Fiera del Porro di Cervere in programma nel mese di novembre nell’omonima cittadina piemontese che ogni anno attira migliaia di visitatori. Con l’ausilio dello stand dell’Associazione dei formaggi italiani Dop (Afidop) il Gorgonzola è stato presente al Sial di Parigi e al GulFood di Dubai. In Italia di grande successo è stata l’edizione 2016 di Cibus dove, nello stand rinnovato e dotato di una cucina “a vista”, si sono alternati due chef del territorio, Gianpiero Cravero e Luca Corradino e, immancabile, il testimonial Cannavacciuolo che ha presentato una sua ricetta esclusiva creata per l’occasione e ha, come sempre, attirato tantissimi appassionati e curiosi. Sono state 528 le campionature di formaggio Gorgonzola DOP nel 2016, a cui si aggiungono 132 verbali di prelievo per i controlli analitici prescritti dal disciplinare di produzione. Le campionature sono state effettuate con casualità ed imparzialità nelle Regioni Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia ed hanno coperto il 100% della produzione toccando tutti i principali canali distributivi del prodotto.
Risultato di tale attività sono state 180 verbalizzazioni per l’utilizzo della DOP Gorgonzola nei prodotti composti; 272 verbalizzazioni nei punti vendita; 54 verbalizzazioni alle aziende Associate; 132 verbalizzazioni di prelievo. Nel corso dell’anno non sono inoltre mancati frequenti contatti con gli utilizzatori della DOP Gorgonzola dei prodotti composti per le necessarie delucidazioni sul corretto uso della denominazione stessa riportato sulle confezioni dei prodotti; eclatante il caso di un formaggio erborinato vegetale vegano spacciato per formaggio Gorgonzola DOP. L’attività di difesa legale da un lato e la tutela della denominazione “Gorgonzola” dall’altro rappresentano due temi di fondamentale importanza per il Consorzio. La denominazione “Gorgonzola” è registrata in ben 60 paesi con una copertura a livello mondiale pari al 30%. Sono in costante aumento i casi di prodotti commercializzati come “Made in Italy” e identificati con la Dop, che in realtà non sono italiani né tantomeno certificati; tali imitazioni, riproducendo a volte anche solo il nome o parte di esso, sfruttano il valore che i prodotti Dop in generale rappresentano a discapito delle aziende produttrici. Proprio per questo il Consorzio è da sempre attivo nel monitorare i paesi nei quali questo tipo di attività viene posta in essere con lo scopo ultimo di intraprendere azioni legali nei confronti delle singole aziende. La difesa del marchio si articola nella repressione della contraffazione, nella registrazione del marchio consortile “ ” nei vari Stati e nel vigilare sul disciplinare di produzione. Ed è proprio sul rispetto del disciplinare che a livello nazionale si incontrano i maggiori ostacoli: sempre più prodotti si “spacciano” per Gorgonzola DOP o che vantano essere varianti della DOP originale per sfruttare la notorietà che la DOP Gorgonzola porta con sé. E così ogni giorno sul mercato si trovano tipologie sempre più fantasiose di un formaggio come il Gorgonzola Dop che di varianti “legali” ne può avere soltanto due: Dolce e Piccante. Tali casi di usurpazione dimostrano come la denominazione rappresenti un valore intrinseco notevole che è necessario proteggere attraverso una costante ed attenta attività di monitoraggio da parte del Consorzio. Anche a livello internazionale si moltiplicano i casi di utilizzo della denominazione o di parte di essa (prefisso GORGO e suffisso ZOLA). Proprio per questo, il Consorzio ha proceduto al deposito dei marchi GORGO e ZOLA in Italia e in Unione Europea. La registrazione del marchio permette di tutelare maggiormente il prodotto da tutte quelle imitazioni presenti sui mercati e di garantire quella che è una delle caratteristiche principali dei prodotti tutelati, ossia la garanzia che il consumatore ha di un prodotto che rispetta un preciso disciplinare di produzione e che è sottoposto a tutta una serie di controlli che ne garantiscono la sicurezza e qualità. Nel 2016 sono state depositate le domande nei seguenti Paesi: Uruguay, Kazakistan, Brasile e Norvegia. In quest’ultimo caso la registrazione del marchio è avvenuta il 5 luglio ed è stata celebrata con una cerimonia ufficiale tenutasi presso la sede dell’Ambasciata italiana a Oslo, alla presenza dell’Ambasciatore d'Italia Giorgio Novello, del capo della delegazione UE in Norvegia Helen Campbell, del Segretario Generale del Ministero norvegese dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Anne Marie Glosli, del CEO di Matmerk Nina Sundqvist e di altri alti funzionari. Ora è ufficiale! Il Gorgonzola è naturalmente privo di lattosio
Un aspetto di rilievo legato alle caratteristiche del Gorgonzola DOP è risultato essere il contenuto di lattosio. La presenza o meno di questo zucchero è diventata per il consumatore finale un’informazione di grande interesse. Per questo motivo è stata organizzata una sperimentazione in collaborazione con il Centro di Ricerca CREA di Lodi (ex – Istituto sperimentale lattiero caseario) nella quale è stato sviluppato un metodo specifico per la valutazione della eventuale presenza residuale del lattosio nel Gorgonzola. Dai primi risultati ottenuti il contenuto di lattosio nel Gorgonzola è risultato ben al di sotto del limite ministeriale per definire un formaggio “naturalmente privo di lattosio” (<0.1 g/100g). Questo risultato, ampiamente atteso necessitava di una raccolta di dati che risultasse certa e indiscutibile. Ogni azienda può riportare tale dicitura purché supportata da analisi sul proprio prodotto che ne attestino i valori riportati dalla ricerca. La ricerca si inserisce nell’attività relativa alla costante sicurezza nei confronti del consumatore, sul prodotto che è di fondamentale importanza per il Consorzio. Essa è svolta dal Comitato tecnico scientifico ed è dedicata agli aspetti legati alla tutela e alla valorizzazione del formaggio Gorgonzola. Il collaboratore scientifico del Consorzio, Prof. Erasmo Neviani, collabora attivamente e costantemente per rispondere a quesiti scientifici sul prodotto e su tematiche legate alla sicurezza alimentare posti da differenti Istituzioni, produttori e consumatori".