Novara – (i.p.) Ormai imminente la scadenza della famosa TASI per tutti in contribuenti che risiedono nei comuni che non hanno comunicato le aliquote entro il 23 Maggio 2014. L'acconto della TASI che scade il 16 ottobre sarà caratterizzato da grandi numeri, infatti circa il 64% dei Comuni ha chiamato i propri contribuenti al pagamento, dopo infinite incertezze che hanno ricoperto il nuovo tributo nel corso del 2014, per un totale di circa 15 milioni di italiani, obbligati a pagare il nuovo tributo sulla propria abitazione e con una grande novità… Per la TASI il soggetto passivo non è solo il proprietario a qualsiasi titolo dei fabbricati e a qualsiasi uso adibiti, ma anche l'affittuario (circa 2 milioni di italiani). La legge infatti stabilisce che, nel caso in cui l’unità immobiliare è occupata da un soggetto diverso dal titolare, quest’ultimo e l’occupante sono titolari di un’autonoma obbligazione tributaria. Il pagamento di uno dei due soggetti, infatti, non solleverà l’altro automaticamente dall’obbligo di versare l’imposta. Magra consolazione sapere che l’utilizzatore dell’immobile sarà tenuto al pagamento solo se la durata dell’utilizzo è superiore a 6 mesi nel corso dell’anno, altrimenti la TASI è dovuta solo dal proprietario. L'occupante verserà solo una parte del totale compresa fra il 10% ed il 30% , secondo quanto stabilito dal Comune nel proprio regolamento. L'obbligo tributario è cancellato quando il conto complessivo, rappresentato dalla somma di acconto e saldo, non supera i 12 euro, anche se i comuni possono spostare questo limite nei propri regolamenti. Non ci sono, tuttavia, i bollettini precompilati inviati dalle amministrazioni comunali ad aiutare, così come accade invece per la tassa sui rifiuti e per versare l’acconto della Tasi, i contribuenti dovranno farsi i conteggi da soli, tra aliquote diverse e possibili detrazioni previste, o rivolgersi ad un CAF o ad un professionista. Analizzando questa imposta emergono alcuni dati che evidenziano come per una famiglia su due la Tasi sarà più cara dell’Imu del 2012 e come la nuova tassa sia meno equa: pagherà un po’ di più chi prima era esente o pagava cifre basse, mentre pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate. In una città su due, invece, la Tasi colpisce anche gli immobili locati, i fabbricati produttivi, le aree edificabili, gli edifici rurali strumentali aggiungendosi di fatto all’Imu. Alcune le agevolazioni per i contribuenti che possono essere in funzione del reddito catastale, legate alla presenza dei figli, sulla base del numero degli occupanti, in base ai metri quadri, relativamente al quartiere, in riferimento al reddito o altro, che però potranno essere applicate dai Comuni senza alcun limite alle ipotesi realmente praticabili.
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