Trecate - A Firenze tutto è pronto per la cerimonia di premiazione di “Birraio dell’Anno”, all’importante traguardo della decima edizione. Ancora una volta, confermando una tradizione onorevole ma tutt’altro che scontata, Alessio Selvaggio del birrificio trecatese Croce di Malto salirà sul palco: è stato infatti decretato anche quest’anno come meritevole della posizione di finalista. Il premio Birraio dell’Anno, istituito da Fermento Birra, ad ogni edizione attribuisce un pubblico riconoscimento alla bravura tecnica del birraio, alla sua filosofia di produzione, alla costanza qualitativa dimostrate nel corso dell’anno intero. La rosa dei 20 candidati all’ambìto riconoscimento è stata individuata nell’arco del 2018 sull’intero territorio nazionale, attraverso le selezioni ad opera di 100 esperti di settore in tutta Italia. A loro si affiancheranno 5 candidati “esordienti”, ossia con meno di due anni di attività alle spalle.
Il lavoro di Alessio Selvaggio come mastro birraio di Croce di Malto si conferma da oltre un decennio con un suo profilo qualitativo di altissimo livello: il laboratorio trecatese ha infatti aperto i battenti nel 2008, a coronamento di anni di studio e ricerca condotti insieme all’inseparabile amico e cofondatore Federico Casari.
Se il birrificio Croce di Malto ci ha ormai abituati a una serie ininterrotta di prestigiosi riconoscimenti italiani e internazionali, d’altro canto mantiene ben saldo il suo legame con il territorio, esprimendolo anche attraverso l’uso di materie prime pregiate del novarese in modo eclettico e raffinato. Ne danno conto, ad esempio, due birre realizzare con altrettante varietà di riso, che Alessio Selvaggio e Federico Casari non mancheranno di portare con sé alla TuscanyHall di Firenze nel weekend di premiazione (18-20 gennaio): la RUS, una leggera e profumatissima bitter (ambrata, 3.9°) realizzata con riso rosso, e l’insuperabile Piedi Neri, una strutturata Russian Imperial Stout (nera, 8.7°), che vanta tra gli ingredienti riso nero e castagne del novarese.