Trecate - Quello di “Birraio dell'Anno” è un riconoscimento unico sulla scena brassicola nazionale: incorona il miglior artigiano della birra italiana alla luce del lavoro svolto nel corso di un intero anno, valutandone la bravura tecnica, la filosofia, la costanza qualitativa dei prodotti nei dodici mesi precedenti. Il premio, ideato dal network Fermento Birra, coinvolge un centinaio di esperti del settore che vengono chiamati a designare una rosa di 20 candidati, più cinque aspiranti al titolo riservato agli “emergenti”. Anche in questa nona edizione del premio Alessio Selvaggio, birraio di Croce di Malto, figurava tra i venti designati per l’ambito riconoscimento. Il birrificio trecatese vede così confermata la sua reputazione di attore apprezzato, riconoscibile ed affidabile nel panorama birrario italiano, con un tributo dedicato a chi in carne ed ossa si adopera ogni giorno per renderlo tale.
“Far parte della ristretta lista dei candidati al premio sin dalla sua istituzione è fonte di grande soddisfazione – commenta Alessio Selvaggio – nonché uno stimolo a continuare con la cura e la forza che insieme all’amico e cofondatore del birrificio Federico Casari abbiamo profuso nella nostra attività sin dall’inizio”.
“Birraio dell’anno” offre una vetrina di eccellenze riconosciute e apprezzate anche oltre i confini nazionali grazie alla creatività dei mastri birrai, chiamati a raccontare la loro passione e le loro birre nel corso dei tre giorni dell’evento che hanno fatto da cornice alla premiazione presso l’ObiHall di Firenze, dal 19 al 21 gennaio, con il tributo di birrai, esperti, appassionati e publican uniti nel nome della buona birra artigianale italiana.
Alla fine Selvaggio si è classificato al 5° posto assoluto in una graduatoria che ha visto la vittoria di un altro piemontese: il biellese Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia, realtà nata nel 2013 che ha colpito la giuria di Firenze per l'apparente semplicità e la bontà della birra presentata al concorso.