Nebbiuno - La Pubblica Assistenza Anpas Ambulanza del Vergante di Nebbiuno dopo anni di lavoro senza sosta, e continue richieste al Servizio di Emergenza 118 di riconoscere il lavoro svolto nell’ambito del soccorso, si mobilita e chiede aiuto ai Sindaci del territorio del Vergante, e ai Parlamentari Gianna Gancia e Senatore Gaetano Nastri, e al Consigliere Provinciale Ivan De Grandis, per richiede l’attivazione di una postazione continuativa 118 H12 o se possibile H24, nel territorio del Vergante. In particolare l’Associazione chiede che venga indentificato il Comune di Nebbiuno (No), per la posizione della postazione continuativa. I Sindaci di Nebbiuno, Pisano, Massino Visconti, Colazza e Invorio, Meina, Brovello Carpugnino si sono mobilitati subito, con il supporto del Consigliere Provinciale De Grandis della Provincia di Novara e dell’Europarlamentare Gianna Gancia e del Senatore Gaetano Nastri, rispondendo alla richiesta fatta dal Presidente Daniele Giaime. Il Consigliere della Provincia di Novara, Ivan de Grandis ha depositato una mozione in Consiglio Provinciale per sostenere la richiesta in Regione, e dare forza all’istanza firmata dai Sindaci e dai Parlamentari, riconoscendo il valore del nostro lavoro e la presenza sul territorio a favore dei cittadini. Questa richiesta è dovuta a molteplici fattori, prima di tutto, salvare e consolidare il servizio di emergenza sui nostri Comuni, il riassetto avvenuto a fine 2018 ha progressivamente ridotto il numero degli interventi effettuati dall’Ambulanza del Vergante, e di conseguenza, la stessa non è più in grado di assicurare il servizio in modo continuativo con le sue stesse forze come ha fatto per 10 anni. I costi dei dipendenti, materiale sanitario, protezioni sono troppo elevati rispetto al rimborso dato per le estemporanee. E si rischia che la popolazione debba attendere troppo tempo per l’arrivo di un ambulanza da fuori, magari da una delle due continuative che sono state assegnate ad Arona e Borgomanero. Con invece la presenza sui nostri Comuni del Vergante dei Volontari e dell’Ambulanza a Nebbiuno (No), in grado di farlo, mancano solo i rimborsi adeguati. L’Associazione ad oggi ha un accordo in “estemporanea” rimborsato in modo ridotto, e che non permette di assicurare la copertura del servizio con anche i costi di dipendenti, ma al territorio serve un’servizio continuativo, e 80 servizi al mese non sono “un estemporanea”, va riconosciuta come una postazione continuativa con il rimborso dei costi sostenuti, la dignità del lavoro svolto da volontari e dipendenti insieme viene richiesto che sia tutelata. L’Associazione che ha sede nel territorio dei nostri Comuni del Vergante, è una risorsa preziosa da valorizzare e che il servizio che rende debba essere salvaguardato, e che debba avere le necessarie risorse per proseguire il servizio erogato ai cittadini che vivono nei nostri Comuni. Inoltre in termini di tempi di intervento, sicuramente sono più rapidi e conoscono meglio il territorio, e attendere un mezzo da fuori sia un disservizio per il cittadino. L’Ambulanza del Vergante in questi 10 anni ha praticamente da sola finanziato il servizio di emergenza in continuità, mettendo due dipendenti e dando un servizio senza sosta. Adesso con l’Emergenza Covid e la riduzione delle donazioni e raccolte fondi e anche la contrazione dei volontari durante la settimana perché tutti lavorano o chi è libero ha avuto o paura del Covid o problemi di salute correlati, non ha più potuto dare la presenza solita, e le ore dei dipendenti sono diventate determinanti ma il loro costo è rimasto in carico all’Ente. Il grido di allarme lanciato dall’Associazione è forte, e solo la convenzione continuativa che prevede il rimborso dei costi sostenuti, l’Associazione può salvare il servizio erogato come si fa oggi, dove i cittadini non aspettano l’arrivo da altri territori dei mezzi di soccorso. Per gli Amministratori pubblici che hanno risposto all’appello dell’Ambulanza del Vergante, è fondamentale la copertura del territorio fatta come avviene oggi dove, il Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante è presente e operativo in pochi minuti, su ogni tipo di caso. Strategica si è rivelata in particolare che con il crollo di parte della Statale del Sempione nel tratto che collega Arona a Meina, inoltre con l’Emergenza Covid, decine e decine di casi sono stati affrontati, e senza di loro non si sarebbe potuto dare il supporto necessario. L’Emergenza Covid ha però anche danneggiato l’associazione nelle raccolte fondi e nei servizi ordinari che svolgevo, avendo sospeso ogni attività e i dipendenti sono rimasti in carico, e adesso l’Ente li deve impiegare in servizi dove vengono coperti i costi e non riesce più a finanziare i costi per dare il servizio in continuità 24 ore su 24. E i servizi non di emergenza sono di vitale importanza per l’Associazione, se invece viene creata una postazione, i costi sono rendicontati e totalmente coperti. Si tratta di sopravvivenza e sostenibilità, per 10 anni l’Associazione ha fatto tutto da sola. Adesso non è più possibile, e in più ha affrontato costi e investimenti, in parte rimborsati, in parte coperti dall’Associazione stessa, l’Emergenza sanitaria Covid ha cambiato la vita a tutti gli operatori del sanitario e non solo. L’Associazione spiega che gli interventi in tutta la zona durante il giorno sono moltissimi , e ce bisogno dell’Aiuto dell’Ambulanza del Vergante , le due postazioni di Arona e Borgomanero da sole non coprono tutte le chiamate, e se l’Associazione non svolgesse più il soccorso come oggi , ci sarebbero almeno 80 chiamate in coda, e i cittadini del Comuni del Vergante, restano in attesa, cosi come anche moltissimi utenti della parte bassa verso il lago, la criticità spiega l’Ente di Volontariato va risolta. Sono state chieste diverse volte implementazioni dei bandi delle postazioni 118 non ultima a settembre scorso per il 2021, ma non è stato aggiunto nulla rispetto al passato, non sono stati inseriti nel piano delle postazioni altri presidi e sono così stati coinvolti i Sindaci, e i Parlamentari e la Provincia. Centinaia gli utenti che non sarebbero più soccorsi dall’Ente di Volontariato. Alla Centrale 118 di Novara sono state fatte diverse richiesta, senza mai una risultato, se entro la primavera non sarà risolta la questione sarà molto seria, durante la settimana non potremmo più svolgere il servizio di emergenza, e il risultato che si otterrà è chiaro, la Centrale avrà 80 servizi in coda al mese, e i cittadini attenderanno, con evidente pericolo della loro vita. Non è una protesta ma la chiara realtà dei fatti, se non si interviene il servizio non sarà piu’ possibile renderlo 24 ore su 24, come serve sul territorio, i dati di quello che facciamo sono chiari e certificano quello che richiediamo da anni.
Il presidente Giaime Daniele dichiara: "Lancio con le Autorità che hanno sottoscritto la richiesta, un grido di aiuto al Presidente Cirio e all’Assessore Icardi, lavoriamo da 30 anni sul territorio, la situazione è molto seria, ci siamo mobilitati, questo appello lo rivolgiamo direttamente alla Regione Piemonte al Presidente e all’Assessore alla Sanità, affinché sia creata nel Vergante una postazione di tipo continuativo, e il territorio possa avere il servizio di emergenza localizzato nel Comuni del Vergante come sempre è stato. Riteniamo inoltre che l’accordo per lo svolgimento del servizio di Emergenza 118 debba essere stabilizzato, in modo che l’Associazione Ambulanza del Vergante possa fare i propri investimenti per garantire con le dovute risorse il servizio, dopo tanti anni non va lasciata sola, e se gli accordi regionali e il riassetto delle postazioni hanno previsto nel distretto solo due postazioni, visto il numero di interventi da svolgere , il ruolo e la presenza dell’Ambulanza del Vergante è certamente fondamentale, seppur ridotti ad oggi arriviamo a 80 interventi al mese contro i 140 di prima, significa che l’apporto che dà è strategico e va tutelato, con una postazione continuativa. Fiduciosi della vostra attenzione del positivo riscontro. Noi siamo in grado di svolgere in servizio 24 ore su 24, con la riforma del servizio però siamo stati relegati ai margini e non possiamo reggere, e si rischia che il servizio non venga più svolto, e il danno ai cittadini di nostri comuni è elevatissimo, abbiamo chiesto decine e decine di volte al Coordinamento dell’Emergenza sul territorio di prevedere una postazione in più per poter garantire un servizio costante e non siamo stati ascoltati, i Sindaci e i Parlamentari Gancia e Nastri e il Consigliere Provinciale De Grandis si sono mobilitati per aiutarci e far arrivare la nostra voce al Presidente della Regione e All’Assessore Regionale, i cittadini hanno diritto a questo presidio e i nostri volontari lavorano senza sosta e con dignità e silenzio, devono essere rispettati e tutelati, non mi fermerò fino a quando non sarà definita la convenzione in modo continuativo, lavoro da anni per questa postazione, abbiamo dimostrato di saper fare il servizio, di saperlo garantire, e soprattutto la nostra operatività è indispensabile, non comprendo come dati alla mano non si voglia dare corso a questa copertura del territorio, siamo oltretutto a cavallo di due provincie interveniamo anche su Gignese, Brovello e limitrofi che sono provincia del Vco, le chiamate sono in contemporanea se non ci siamo le altre postazioni non sono sufficienti, e i cittadini del Vergante e anche di Arona aspettano, non ha senso, confido che il Presidente e l’Assessore intervengano al più presto, stiamo parlando delle vite umane e del lavoro di 100 persone che si prestano gratuitamente".
Il Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante, aderente all’Anpas, può contare sull’impegno di 171 volontari, di cui 77 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 7mila servizi. Nel 2019 ne ha svolti 7.421. Si tratta di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, servizi di accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto disabili, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni per un totale annuo di circa 308mila chilometri percorsi. L’Associazione ha in organico anche tre dipendenti. La Pubblica Assistenza di Nebbiuno dispone di quattro ambulanze, due mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili, cinque mezzi per i servizi socio sanitari. L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci, 407 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 404 autoambulanze, 191 automezzi per il trasporto disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 462.864 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15 milioni di chilometri.