Share |

Corso avanzato di Psicofarmacologia Clinica

Intervista a Piera Mainini, Direttore dell’Unità Modulare di Psichiatria dell’ASL NO

Arona - Venerdì 29 gennaio è iniziato ad Arona il “Corso avanzato di psicofarmacologia clinica” nato da un'idea di operatori della struttura di Borgomanero. Si tratta di un evento formativo accreditato ECM, articolato su quattro giornate, distribuite tra i mesi di gennaio settembre

Perché un corso di farmacologia? In Psichiatria il farmaco rappresenta uno degli strumenti della cura: non è l'unico, oltre ad esso vi è la riabilitazione e le varie forme di psicoterapia, ma tutti questi presidi devono essere utilizzati al meglio per permettere la guarigione della persona. Nel campo della farmacologia negli ultimi anni sono stati attuati vari studi ed indagini al fine di valutare non solo l'efficacia ma anche le ricadute degli eventuali effetti collaterali al fine di garantire la qualità di vita della persona e spesso, come avviene anche negli altri campi della medicina, alcuni studi clinici vengono attuati nelle realtà virtuali dei centri di ricerca, quindi lontani dal mondo reale delle persone. Questo corso si avvale di un corpo docente di primo ordine costituito tra gli altri, da quattro figure di rilievo internazionale, quali il Prof. Giulio Perugi (Pisa), il Prof. Icro Maremmani (Pisa), il Dott. Marco Vaggi (Genova) e il Prof. Andrea Fagiolini (Siena).

Come è nato il progetto? Posso ringraziare i miei colleghi, il dott. Giorgio Castignoli ed il dott. Carlo Cattaneo che, grazie alle loro competenze professionali, hanno rapporti con le strutture dove operano i docenti prima citati che hanno accettato di partecipare a questo progetto, la cui organizzazione amministrativa  è stata realizzata dall'Istituto di Scienze del  Comportamento De Lisio di Pisa. Avere qui sul nostro territorio persone di questo calibro scientifico è un avvenimento particolare anche perché le giornate sono piene e la metodica è interattiva con la discussione di casi clinici portati dai partecipanti. Ricordo che le figure sopramenzionate sono clinici che oltre alle altissime competenze scientifiche, svolgono quotidianamente attività clinica con pazienti che accedono alle loro strutture sanitarie.

Come si svolge concretamente il corso? Ad ogni esperto viene collegato un tema specifico a cui è dedicata una intera giornata a sviluppo monotematico.

La prima giornataè stata dedicata al trattamento dei disturbi bipolari, patologia molto più diffusa di quanto si pensasse e conoscesse solo alcuni anni fa, quindi alla stabilizzazione dell'umore secondo le evidenze scientifiche accreditate ed al trattamento nell'età evolutiva.

La seconda giornatasarà centrata sulla cura dell'ADHD e sul trattamento psicofarmacologico nelle situazioni di abuso di sostanze; in questo campo ricordiamoci che sono molto diffuse le “nuove” sostanze che richiedono accorgimenti di trattamento specifici.

La terza giornataavrà come oggetto il trattamento delle psicosi e delle schizofrenie, con una particolare attenzione ai cosiddetti esordi, cioè all'attenzione ai giovani che manifestino disturbi della sfera psicotica su cui gli interventi attenti e precisi cambiano radicalmente l'evoluzione della patologia; ricordiamo che anche il Ministero della Salute ha posto come prioritario questo interesse.

La quarta giornatasarà centrata sul trattamento di particolari sottogruppi di pazienti, quali quelli affetti da depressione resistente, l'anziano ed un approfondimento critico della farmacologia degli antipsicotici.

Come già detto sono giornate con parte di relazione frontale con alta interattività e discussione di casi clinici. L'iniziativa è totalmente svincolata dalle aziende farmaceutiche e non ha sponsorizzazione.

A chi è rivolto il corso? Sì, è rivolto a Psichiatri che operano nei servizi pubblici; si ipotizzavano una cinquantina di adesioni e nella realtà, il numero è stato di una settantina di persone. Sono Specialisti provenienti da tutta l’Italia settentrionale, Responsabili di Strutture e Dipartimenti, Universitari, Specializzandi, nonché colleghi provenienti dalla Svizzera. Gli argomenti trattati e l'importanza dei relatori sono gli elementi che hanno indotto a questa partecipazione: soprattutto per quei colleghi che operano in zone periferiche rapportarsi con docenti di questo calibro e con la modalità interattiva rappresenta un'occasione unica.