Arona - La “Fabbrichetta del Mario Campagnoli” è un importante progetto che nasce in una fabbrica dismessa nel centro di Arona, in provincia di Novara. Le parole chiave sono inclusione lavorativa, avviamento al lavoro, ma anche luogo di aggregazione e cultura. Siamo in via Mottarone (angolo via Vespucci), a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, dall’Istituto Fermi e dalla sede dell’Enaip. Si parte da uno spazio industriale di 800 metri quadri che l’azienda Paolo Astori e la famiglia Campagnoli hanno concesso per 30 anni a titolo gratuito. Una storia che parte da lontano: a fine Ottocento era una fabbrica del ghiaccio, dagli anni Venti del Novecento si producevano giocattoli in alluminio. Poi, negli anni Quaranta, la fabbrica passa di proprietà ai due cugini Campagnoli, tra cui Mario – da qui il nome della Fabbrichetta con cui la famiglia lo vuole ricordare –, e inizia la produzione di dadi e bulloni per l’industria aerospaziale (e bellica durante il secondo conflitto mondiale). Gli spazi non sono più utilizzati dal 2008 e sono ora messi al centro di un programma di rigenerazione e riuso, per cui si stanno cercando ulteriori fondi e finanziamenti, da fondazioni, enti pubblici e aziende private. Il progetto mira a creare opportunità concrete per l’inclusione lavorativa di disabili e persone in difficoltà, per ridurre il disagio sociale dei giovani in attesa di una prima occupazione, ma anche per offrire opportunità di stage e tirocinio a studenti delle scuole superiori. Motore del progetto è la Cooperativa Il Ponte di Invorio che dal 1988 porta avanti l’impegno concreto dell’inserimento lavorativo di persone fragili e socialmente svantaggiate, aprendo possibilità adeguate alle loro capacità e restituendo a ognuno pari opportunità e dignità.
Venerdì 29 ottobre alle ore 21, presso il Teatro San Carlo in via Don Giovanni Minzoni 17 ad Arona, è in calendario la presentazione pubblica della Fabbrichetta. Si tratta di un incontro e confronto con cittadini, imprenditori, commercianti e associazioni per conoscere e partecipare a un progetto di tutti e per tutta la comunità. Durante la serata ci saranno anche gli interventi musicali degli allievi dell’orchestra dell’ISS Fermi.
La Fabbrichetta guarda in diverse direzioni. Si presenta come hub culturale, produttivo e formativo, come luogo di produzione e fucina di idee. È stata infatti pensata e suddivisa in tre aree, ognuna con un diverso obiettivo e distinta dalle altre, ma profondamente interconnesse.
La prima vede la realizzazione di uno spazio laboratoriale-produttivo per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e svantaggio sociale. La seconda ospiterà stage formativi con macchinari di ultima generazione per la preparazione di ragazzi e ragazze al mondo del lavoro. L’ultima, luogo di aggregazione e di studio per gli studenti delle scuole superiori e dei centri formativi della città. Se i fondi saranno sufficienti, i lavori strutturali partiranno a inizio 2022 e, una volta conclusi, saranno circa 40 le persone coinvolte.
Al progetto partecipano: Associazione Amici del Fermi, Paolo Astori, Il Ponte, Amici di Paolo Bevilacqua, Città di Arona.
La Fabbrichetta del Mario Campagnoli fa parte della rete FARE (Formazione, Appartenenza, Responsabilità, Esperienza) www.fareinclusione.it – un insieme di associazioni ed enti che si occupano di inclusione sociale nelle province di Novara, Verbania, Varese e Vercelli. I social di FARE sono costantemente aggiornati su tutte le iniziative. Basta cercare FARE inclusione su Facebook, Instagram e Youtube.