Pella - Una chiesa troppo piccola per contenere il dolore di oltre mille persone, intervenute questa mattina, mercoledì 2 marzo, nella parrocchiale di Alzo di Pella, sulla sponda occidentale del lago d’Orta, per l’ultimo saluto ad Antonio Andidero, il 31enne morto domenica pomeriggio in un incidente stradale nei boschi di Madonna del Sasso. Alla cerimonia, celebrata dai parroci di Pella, Pogno e del Sacro Monte di Orta San Giulio, erano presenti familiari e amici, ma anche semplici conoscenti e la gente del posto. Il giovane, classe 1980, padre di due gemellini, risiedeva a Bolzano Novarese ed era molto conosciuto sia in provincia di Novara sia nella vicina Valsesia, anche perché il padre Domenico, maresciallo dei carabinieri in pensione, era stato in servizio a Romagnano Sesia, Pella ed Arona, sul lago Maggiore. A Borgomanero, Antonio aveva appena rilevato un bar con la compagna Jessica: gli amici raccontano che quello era il sogno della sua vita, perché Antonio amava stare in mezzo alla gente. Questa mattina a rendere omaggio a Nino c’erano proprio tutti, anche gli amici centauri, schierati davanti al cimitero ad intervallare i rintocchi della campana con il rombo assordante dei motori, prima della sepoltura a fianco del fratello Santo, scomparso dodici anni fa sulle stesse alture. A ricordare il giovane questa mattina ci ha pensato l’amico fraterno Andrea Giacomini, imprenditore della zona e presidente del Consorzio Cusio Turismo, salito sul pulpito della chiesetta di Alzo al termine della celebrazione: “Era una persona solare e generosa, con la quale molti di noi avevano condiviso momenti meravigliosi. Per me era un fratello, non lo dimenticherò. Lascia un vuoto enorme e una grande eredità di affetti. Ci rimangono i suoi due gioielli, i figli Nicole e Lorenzo, sui quali sono certo che i nonni Domenico e Isabella sapranno riversare tutto il loro amore”. Questa mattina a Pella c’erano decine di militari dell’Arma da tutto il Piemonte e dalla vicina Val d’Aosta, venuti a tributare l'ultimo saluto al figlio del pluripremiato maresciallo Domenico, un vero punto di riferimento per il Lago d’Orta nei tanti anni di servizio.