Borgomanero - Cinquanta anni fa, esattamente il 2 febbraio del 1970, all'ospedale S.s. Trinità di Borgomanero, veniva effettuata la prima dialisi dell'allora provincia di Novara. Protagonisti di quella straordinaria avventura umana, oltre che scientifica, furono il dott. Regis Triolo, primario di Medicina, e il dott. Augusto Cavagnino, giovane medico ricco di tanta intraprendenza e volontà. A loro si aggiunse il radiologo dott. Ugo Mauri, figura determinante per il supporto organizzativo. Tra i medici fu proprio il giovane dott. Cavagnino che, con la propria insistenza e determinazione, convinse il suo primario, dott. Triolo, a farsi autorizzare per andare alle Molinette di Torino ad imparare la terapia dialitica per dializzare i pazienti con insufficienza renale terminale. A dare il determinante impulso alla nuova attività emodialitica a Borgomanero furono le richieste di alcuni pazienti, in particolare Dino Zacchera di Stresa, che sino a quel momento doveva recarsi a Milano per il trattamento dialitico. Ma il primo paziente ad essere sottoposto a dialisi non fu Zacchera ma un giovane tecnico collaudatore della Fiat di Torino, trasportato all'ospedale di Borgomanero in condizioni molto gravi e sottoposto al primo trattamento dialitico a Borgomanero. Questa terapia, fatta dai dottori Cavagnino e Triolo, con il fondamentale supporto degli infermieri, gli salvò la vita. A mezzo secolo di distanza l'Asl NO e l'Associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata”, vogliono ricordare l'evento e ripercorrere la storia della dialisi e tracciare le linee guida del futuro del reparto di Nefrologia dell'ospedale di Borgomanero. Nel corso degli anni alla guida della Nefrologia si sono succeduti valenti medici: dopo Regis Triolo sono venuti Franco Linari, Giuseppe Verzetti, Augusto Cavagnino e adesso Stefano Cusinato. Un'esperienza quella della nefrologia cresciuta nel tempo. Accanto ai dializzati e alle loro famiglie oggi opera l'associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata”, sorta 33 anni fa, con una serie di progetti di carattere umanitario e sociale e con in prima fila medici e personale della nefrologia.
Oggi la Nefrologia dell’Ospedale di Borgomanero segue circa centotrenta persone dializzate, centoventi pazienti portatori di trapianto di rene, oltre cento pazienti portatori di patologia glomerulare e numerosissimi malati con insufficienza renale in terapia conservativa; intensa è l’attività ambulatoriale specialistica. Di rilevante importanza l’attività bioptica renale per lo studio delle malattie renali e l’attività di chirurgia nefrologica.
Annualmente i ricoveri sono oltre quattrocentocinquanta e vengono eseguiti 17 mila trattamenti emodialitici oltre ai pazienti in dialisi peritoneale domiciliare.
Con l’importante supporto dell’ASL, in questi anni sono stati potenziati i trattamenti dialitici nei pazienti acuti, applicando le tecniche dialitiche di ultima generazione, caratterizzando quindi il centro dialitico di Borgomanero come esempio di innovazione tecnologica. Questi risultati sono stati ottenuti grazie anche alla stretta collaborazione con i reparti di Unità Coronarica e di Rianimazione.