Borgomanero - In una realtà continuamente minacciata dalla crisi economica c’è chi pensa ad autofinanziarsi! E’ quanto hanno appurato, dopo mesi di attività, i Finanzieri di Borgomanero interrompendo un sistema evasivo, ottimamente perfezionato nel tempo, che ha portato al recupero di 10 milioni di euro sottratti al Fisco. L’ennesimo brillante risultato nel contrasto alla lotta all’evasione fiscale ha visto, quale protagonista, un imprenditore del borgomanerese operante nel settore del commercio di macchine utensili.
I militari della Compagnia di Borgomanero, anche attraverso lo strumento degli accertamenti bancari, hanno scoperto l’esistenza di ben 7 società, la maggior parte sconosciute al Fisco, operanti tutte nel medesimo settore e facenti capo, direttamente o indirettamente, ad un unico imprenditore dell’Alto Novarese. L’uomo, sessantenne, in veste di rappresentante legale prima e/o liquidatore dopo, gestiva, contemporaneamente, più società a responsabilità limitata tutte operanti nello stesso campo. Il sistema di evasione, minuziosamente architettato dal 2004 , prevedeva la costituzione di una società a responsabilità limitata che doveva operare nel settore della commercializzazione delle macchine utensili per un periodo assai limitato (non più di tre esercizi consecutivi). Tale società era sprovvista di strutture organizzative ed impianto contabile oltre che gestita ed amministrata da un’unica persona.
L’impresa non presentava alcuna dichiarazione dei redditi e non versava le imposte dovute, a fronte dei molteplici ricavi conseguiti per la vendita di macchinari, in gran parte usati, provenienti da procedure fallimentari. Raggiunto lo scopo per il quale era stata creata l’azienda cessava l’attività e, contestualmente, veniva costituita un’altra società avente le medesime caratteristiche di quella cessata e operante nello stesso modo. Le indagini hanno permesso di accertare non solo comportamenti evasivi o comunque irregolarità nell’applicazione della normativa fiscale, ma anche di individuare fonti di prova di responsabilità penali, con riferimento a reati tributari commessi da più soggetti in collaborazione tra loro.
Sono infatti 4 i responsabili segnalati alla competente Procura della Repubblica che a diverso titolo e per anni si sono prestati, consapevolmente, all’ ingegnoso meccanismo di evasione d’ imposta che ammonta a 10 milioni di ricavi non dichiarati e ad oltre 2 milioni di I.V.A. dovuta all’Erario e non versata.
Non sono mancate violazioni attinenti la normativa antiriciclaggio, derivanti dall’acquisizione di trasferimenti di denaro contante per il regolamento di operazioni commerciali attive, per un importo complessivo di 200 mila euro.
“Un’operazione certamente a tutto tondo– commenta il Col.t. SFP Angelo Russo, Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle - quella condotta dai Finanzieri di Borgomanero, che hanno impedito che il meccanismo fraudolento, operato dai “soliti furbetti”, potesse avere ulteriori sviluppi e ramificazioni, arrivando a coinvolgere altri soggetti economici destinatari della vendita di macchine utensili, ancora più numerosi di quelli controllati (complessivamente 47) dislocati su tutto il territorio nazionale”.