Borgomanero - Due giornate di festa. Questo è stato, in primo luogo, l’edizione 2019 di “Acino chi legge”, evento ideato e promosso da Anffas Onlus Borgomanero, in occasione della Festa dell’Uva. Sabato 7 e domenica 8 settembre Anffas Borgomanero è stata presente nel Parco di Villa Marazza, ospite dell’evento “Parco del Gusto” realizzato da Comune di Borgomanero in collaborazione con Pro Loco Borgomanero, Slow Food Colline Novaresi e Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, per raccontare “l’anima food” dell’associazione e l’esperienza dei laboratori di cucina di via Cornice, frequentati da tanti ragazzi e tante ragazze di Anffas Borgomanero ma anche da chi, in “trasferta” arriva da Anffas Valsesia e dal Ciss Borgomanero, per partecipare agli incontri didattici.
“E’ stata una vera festa – commenta la direttrice di Anffas Laura Lazzarotto - in cui abbiamo potuto toccare con mano l’affetto delle nostre famiglie ma anche di tanti cittadini nei confronti dell’associazione e del nostro Presidente Fiorenzo Agazzini. Gioia, condivisione, incontro: sono queste le prime parole che mi vengono in mente. E’ stato bello e molto importante, poter partecipare ad un evento della comunità”.
Ad “Acino chi legge”, c’è chi si è fermato ad assaggiare i “frutti” del lavoro dei laboratori di cucina Anffas Borgomanero: dolcetti, frolle, tartellette e su tutti, le leccornie ideate per l’occasione: il “Chicco” e i “Pampini”. C’è chi ha scelto il proprio gadget - ricordo: l’originale grembiule da cucina “Acino Chef legge” color vinaccia, prodotto in un’edizione limitata, la borsa in stoffa su cui campeggia l’Acino lettore, quadri realizzati dai ragazzi di Anffas, tappi in ceramica a forma di acino, le bottiglie di vino offerto da Poderi Colombo di Claudio Colombo di Suno o la pasta fresca, dono di Fontaneto Srl. Il tutto per aiutare Anffas Borgomanero ad acquistare il nuovo forno, dove cuocere i prodotti dei laboratori.
“Ci siamo resi conto che ancora in molti non conoscono la nostra associazione – continua Lazzarotto – e vedono la disabilità come qualcosa di distante dalla realtà di tutti; per questo la strada da seguire è questa: campagne di sensibilizzazione, iniziative e idee per raccontarci al pubblico; per far comprendere che la disabilità è totalmente immersa in quella che si definisce normalità”.
Un bilancio dell’evento: “Ottimo – conclude Lazzarotto - gli operatori e tutti coloro che operano in Anffas hanno lavorato insieme e credo siamo riusciti a far passare il messaggio per cui, attraverso la cucina, si trasmettono esperienze ed emozioni così come succede attraverso l’arte o la scrittura. Le attività in cucina permettono ai nostri ragazzi di rimanere in contatto; tra loro e con noi. E, poi, i loro sorrisi, l’entusiasmo e la gioia di essere lì, nel Parco, insieme a tutti gli altri, hanno scaldato il cuore, nostro e delle tante persone che si sono fermate al nostro stand, come null’altro”.