Borgomanero - S'è spento il salesiano don Angelo Mattiello. Originario di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, dov'era nato il 6 dicembre 1933, aveva ottant'anni: da 28 era parroco di Vergano, frazione di Borgomanero. Proprio domenica aveva festeggiato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale avvenuta ad Alessandria nel 1964. Mario Metti, responsabile di Mamre onlus e della casa di accoglienza Piccolo Bartolomeo, le educatrici, le volontarie e le ospiti sono vicini, in questo momento di dolore, alla comunità salesiana di Borgomanero, alla Parrocchia di Vergano e ai parenti di don Angelo.
Al santuario di Maria Ausiliatrice di Borgomanero (collegio Don Bosco) il rosario è stato recitato sabato, alle 18,30, mentre il funerale era in programma domenica alle 11. A Vergano il rosario era previsto domenica alle 20,30 e il funerale lunedì alle 10,30.
Metti ricorda con queste parole don Angelo: «Un giorno dice all’altro che la mia vita è un peregrinare verso l’immensa eternità…». Alla fine del giorno, quando quella porta si è aperta e una luce di mille stelle ha avvolto la tua anima, quali doni hai presentato al Signore? La tua vita, giorno dopo giorno, dall’aurora al tramonto vissuta nella fedeltà al Suo Amore, donato a piene mani, ovunque la vita ti ha portato come prete salesiano e come parroco. I tuoi chierichetti a Vergano, la festa della famiglia, i concerti per San Francesco, la casa per chi è senza casa, gli anziani, a ognuno la sua festa da vivere insieme, cosa non hai ideato per dare vita a quella comunità per la quale «eri disposto a dare la vita»! E al “Don Bosco” la passione per la musica; la cura per la liturgia, l’animazione della Santa Messa; e i tuoi avvisi da tutti attesi perché comunicavi, da sapiente maestro, con i colori della gioia dalla raccolta di fondi alle tue belle gite, dal momento di preghiera all’invito a Lacombe. E nessuno mai è andato via a mani vuote dopo aver bussato alla tua porta. Sì, ben avevi capito che il Regno di Dio inizia già qui sulla Terra accogliendo il Suo Amore e donandolo senza misura ai fratelli. E tu, caro don Angelo, hai donato tutto della tua vita trattenendo per te solo la grande gioia della festa per presentarla oggi al Signore. Grazie, caro don Angelo".