Borgomanero - Ask, Snapchat, Grand Theft Auto, Talking Angela: sono app, giochi, social che scandiscono la giornata dei giovani, ma di cui spesso, né loro né tanto meno i genitori sanno se nascondano insidie e quali. Paolo Attivissimo, uno dei più noti studiosi dei problemi legati a internet, ne ha parlato mercoledì 14 dicembre ai ragazzi delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado “Gobetti”, nel corso di un incontro organizzato col sostegno dell'assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Borgomanero. Lo studioso, per circa due ore, ha saputo catturare l’attenzione dei 400 studenti presenti, i quali, al termine, lo hanno letteralmente subissato di domande. Attivissimo ha dato alcuni consigli su come difendersi quando si utilizzano computer, smartphone o tablet: utilizzare sempre un antivirus, non fidarsi di prodotti piratati, usare password facilmente memorizzabili, ma difficilmente individuabili, non usare la stessa password per più account. Ha poi posto l’accento sui comportamenti corretti da tenere sui social: mai dare i propri dati personali; mai postare foto o commenti compromettenti; bloccare (“bannare”, in gergo informatico) quegli utenti che dovessero attaccarci o semplicemente molestarci. In una parola applicare la “regola della nonna”, cioè non fare mai delle cose che non si farebbero davanti alla propria nonna. Ragazzi e ragazze si sono poi scatenati al momento delle domande finali, approfittando della competenza di Attivissimo, il quale, con simpatia e semplicità ha dato spiegazioni e chiarito dubbi. Il Sindaco di Borgomanero Anna Tinivella ha sottolineato che : «L’attenzione con la quale i ragazzi hanno seguito la conferenza e le decine di domande rivolte ad Attivissimo ci confortano a proseguire sulla linea che l’assessorato alle Politiche Giovanili ha seguito in questi anni: non demonizzare internet o i social network, ma rendere i giovani consapevoli delle insidie che possono celarsi in questi strumenti». Francesco Valsesia, consigliere delegato alle Politiche Giovanili ha invece ribadito: «Si dà troppo spesso per scontato che i nostri ragazzi sappiano utilizzare al meglio le nuove tecnologie solo perché sono dei “nativi digitali”. Attivissimo ci ha mostrato che questo non è vero e che, così come nel mondo reale, vanno accompagnati e sorvegliati da noi adulti: è certo un compito gravoso, ma è indispensabile se vogliamo veramente proteggere i nostri figli».