Borgomanero - Anche al C.I.S.S., coerentemente con le disposizioni dei provvedimenti a contrasto della pandemia del COVID-19, dal giorno 16.3.2020 è stata disposta la chiusura della sede in Viale Libertà 30 a Borgomanero e dei “poli” decentrati a Invorio, Gozzano, Momo e Ghemme. Non sono certamente cessate però né l’attività gestionale dell’ente, né, e soprattutto, i suoi Servizi o almeno la gran parte di essi, rivolti ad anziani, disabili, minori e a famiglie in ulteriore difficoltà per gli effetti lavorativi ed economici dell’emergenza sanitaria. Già nei giorni precedenti la chiusura, la Direzione dell’Ente, d’intesa con il Consiglio di Amministrazione, aveva predisposto un piano organizzativo che permettesse ai dipendenti del C.I.S.S. e agli Operatori delle Cooperative, a cui sono affidati particolari Servizi, di operare dalle proprie residenze assicurando, con una rete di collegamenti adeguata, sia il proseguimento delle attività amministrative e gestionali sia lo svolgimento degli interventi socio-assistenziali necessari. In questo modo Assistenti Sociali, Educatori e altri Operatori hanno potuto proseguire la normale attività di gestione dei casi (cartelle, relazioni, collegamenti con Istituzioni quali Servizi dell’A.S.L. e Tribunali), confrontarsi in équipe e in riunioni a distanza con l’ausilio di piattaforme telematiche gratuite, e soprattutto mantenere contatti costanti con gli Utenti attraverso colloqui telefonici, video chiamate con wattApp e Skipe. Anche il centralino è stato “girato” in capo ad un Operatore che risponde alle varie chiamate durante tutta la giornata per l’intera settimana. Le O.S.S, seppur in numero ridotto, ciascuna sul proprio territorio (dotate dei vari strumenti di protezione individuale), hanno continuato i progetti di Assistenza Domiciliare prendendosi cura delle persone sole o prive di adeguati riferimenti familiari con gli interventi più diversi, quanto mai essenziali in questo periodo: si va dall’igiene personale di soggetti non autosufficienti, alla fornitura dei generi alimentari e dei medicinali necessari, alla consegna settimanale di piccole somme di denaro per coloro che sono in tal senso destinatari di provvedimenti di tutela da parte del Giudice Tutelare e alla risposta dei bisogni delle persone collocate negli appartamenti di Housing Sociale. Non sono poi da dimenticare coloro che, anche provenienti da Case di Riposo, sono stati ricoverati in ospedale per patologie diverse, compresoil COVID-19, (in alcuni casi con conseguente decesso) e per i quali è stato necessario intervenire per le esigenze personali connesse alla degenza.
Costanti contatti sono mantenuti anche per i soggetti anziani e disabili che, in carico al C.I.S.S., sono collocati in strutture diverse, anche fuori zona, per monitorare l’eventuale contagio da Coronavirus. Il Centro Famiglie ha garantito consulenza pedagogica, ascolto psicologico e supporto genitoriale a distanza per gli adulti, affiancando le famiglie nella gestione dei più piccoli (0-6 anni), mediante l’uso creativo e individualizzato del Web per il supporto nei compiti, la narrazione di storie, tutorial per guidare i bambini in attività creative.
Per quanto riguarda il Centro Diurno Disabili di Villa Marazza, le ridotte disponibilità di spazi che caratterizzano la struttura richiederanno di prolungare la sospensione dell’accoglienza dei ragazzi in gruppi.Gli Operatori addetti, per garantire comunque la presa in carico a distanza, si sono impegnati a sviluppare contatti e progetti di socializzazione compatibili con le misure di sicurezza, assicurando il mantenimento di una rete di collegamenti telefonici e di visite domiciliari a tutti i ragazzi seguiti e alle loro famiglie. A breve, inoltre, saranno riattivati interventi in presenza individualizzati, per avviarsi verso la graduale accoglienza dei ragazzi a piccoli gruppi.
Lo stesso dicasi per il Servizi dedicati ai Minori, dall’educativa territoriale agli incontri facilitati in spazio neutro: nessuna situazione di quelle in evidenza è stata trascurata interrompendo i progetti in corso, semplicemente sono state adottate le modalità di relazione a distanza che ha permesso di conciliare il diritto alla salute con il diritto alla relazione. Tutti gli interventi di tutela sono stati garantiti, addirittura dando corso a progetti di affido familiare.
Naturalmente le Assistenti Sociali di territorio sono impegnate nei 25 Comuni di competenza del C.I.S.S a concretizzare con i Sindaci e le Associazioni di volontariato presenti gli interventi di sostegno economico e di assegnazione dei generi alimentari ai nuclei familiari con l’utilizzazione dei fondi statali straordinari riconosciuti ai Comuni.
A supporto dei servizi è poi proseguita l’attività istituzionale dell’Ente con l’assunzione dei provvedimenti di competenza da parte dei Responsabili di Area, della Direzione, del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Sindaci che proprio il 30.4.2020 ha svolto una seduta in remoto per alcune scadenze di legge.