Cavallirio - Non credeva ai suoi occhi, Sergio Poletti Amministratore Delegato di Palzola, quando una signora ha varcato i cancelli del caseificio di Cavallirio con la propria vettura a bordo della quale aveva “Nino il vitellino” (in plastica) trafugato nella notte tra il 6 e 7 settembre in quel di Gattinara, durante la Festa dell’Uva. L’emozione nel rivedere il simbolo per eccellenza dell’azienda, ha fatto si che si inumidissero le palpebre dalla gioia. A favore della “restituzione” di “Nino il vitellino” si erano schierati anche gli attori della compagnia teatrale “I Legnanesi” nella serata di mercoledì 10 settembre in quel di Carpignano Sesia durante uno spettacolo teatrale. Anonima, per sua volontà, rimane la signora che ha trovato “Nino” in un fosso sulla strada tra Ghemme e Cavaglio. Secondo una prima ricostruzione del fatto, la signora, abitante nella zona di Vaprio, mentre tornava dal lavoro nella serata di ieri, ha visto spuntare tra il verde che affianca la provinciale, una testa bianca e nera. Fermata la vettura, si è subito resa conto che si trattava di “Nino”, il cui appello per il ritrovamento era stato lanciato da più parti. "Sono contento che Nino si ritornato tra noi – ha detto Sergio Poletti – ora non ci resta che gioire e premiare con i nostri prodotti la solerzia della signora, alla quale vanno i ringraziamenti di tutta l’azienda". “Nino” era stato trafugato dalla piazzola dove si trovava, con altre due mucche (a grandezza naturale) e le sagome dei “Legnanesi” che promozionano il prodotto Palzola. Il ritorno in quel di Cavallirio, ricompone di fatto la famigliola che campeggia al centro del piazzale dell’azienda. Tutto e bene quel che finisce bene, anche se Nino al momento ha bisogno di un bel “maquillage”.