Borgomanero - Non hanno nascosto l'emozione. Giovedì pomeriggio le profughe nigeriane da qualche settimana accolte a casa “Piccolo Bartolomeo” di Borgomanero hanno incontrato, accompagnate dal presidente dell'associazione “Mamre” Mario Metti, Anna Maria Canopi, badessa del monastero “Mater ecclesiae” dell'isola di San Giulio di Orta. Con loro, educatrici, volontari e altre ospiti del complesso di Santo Stefano. Il primo momento èstato, alle 15, la partecipazione alla preghiera della nona: le giovani, che nel loro paese rischiavano di rimanere vittime delle persecuzioni contro i cristiani, hanno dato vita a un gruppo, “The dynamite”, e anche in questa occasione hanno proposto un canto. «Ritmato - racconta Metti - dalle suore battendo le mani». Ma non solo: al termine del momento di raccoglimento madre Canopi s'è intrattenuta, nell'aula “San Benedetto”, con il gruppo di “Mamre”.