Carpignano Sesia - Riceviamo e pubblichiamo da Fabio Tomei, portavoce di Carp, comitato contro le trivellazioni di Eni sul territorio di Fara e Carpignano Sesia: "Il 1° agosto scorso la Regione Piemonte ha annunciato ai Sindaci di Carpignano, Fara, Trecate, che l' ENI ha presentato una nuova versione del progetto " Carisio" per trivellare un pozzo a poca distanza dal precedente pozzo, che fu bocciato un anno fa dalla popolazione locale. Non basta: il giorno prima, 31 luglio, il Governo aveva concesso la licenza per due giganteschi piani di prospezioni petrolifere, detti " Cascina Alberto" e " Cascina Graziosa", che coinvolgono le sei provincie di Novara, Vercelli, Biella, Varese, Milano, Pavia, per un totale di oltre 1.000 km quadrati. La Regione Piemonte e il Governo Italiano, Invece di puntare a ridurre gli sprechi di energia e il consumo di combustibili fossili, invece di incentivare gli impianti fotovoltaici, vogliono ridurre le nostre provincie a deserto, quasi fossimo in Kuwait o in Qatar, stravolgendo la vita, la salute, le attività economiche di milioni di concittadini. I rischi di incidenti gravi, come quello di Trecate nel 1994, vengono bellamente ignorati dai proponenti. Si tratta di un piano di aggressione ai nostri territori di inaudita gravità, di un piano che affosserebbe settori economici di eccellenza, i vigneti di alta qualità, la produzione di formaggi oggi esportati in tutto il mondo, le coltivazioni di riso, mais, frumento, ortaggi, il turismo della zona dei laghi, l'artigianato di queste aree. Un anno fa la popolazione di Carpignano aveva bocciato sonoramente col 95 % dei voti la precedente versione del progetto " Carisio" . Seimila cittadini della zona avevano sottoscritto un appello contrario a questo progetto. Un anno fa il Consiglio Comunale di Novara, preoccupato per il rischio di compromissione, da parte delle trivelle, delle falde acquifere che alimentano Novara, aveva approvato una mozione sfavorevole al progetto " Carisio". All' incontro del 1.° agosto u.s. le Amministrazioni Comunali di Capignano e Fara hanno manifestato alla Regione la loro ferma opposizione alla nuova versione del progetto "Carisio". Tutto questo testimonia in modo univoco che i novaresi non vogliono le trivelle nel loro territorio. Invitiamo pertanto tutti i cittadini, associazioni, comitati, a manifestare in tutti i modi, tramite dibattiti pubblici, manifestazioni, raccolta firme, mail bombing alla Regione e al Ministero dello Sviluppo Economico, la loro ferma opposizione alle trivelle di Carpignano- Fara. Invitiamo anche le Amministrazioni dei Comuni, coinvolti in tutti questi nefasti progetti petroliferi, ad approvare delibere contrarie a questi impattanti iniziative".