Borgomanero - Riceviamo e pubblichiamo da Paola Re, da Tortona (Alessandria): "Ho appreso dai mezzi di informazione che dal 5 al 13 Settembre a Borgomanero (NO) si svolgerà la Festa dell’Uva con appuntamenti enogastronomici, musicali, sportivi, commerciali, grande sfilata allegorica con la partecipazione delle maschere cittadine e il gruppo storico di Borgomanero. Il 6 Settembre sarà il giorno del Palio dei Rioni con la Corsa di Snitti che non sono solo protagonisti della corsa ma anche della tavola con la grande tapulonata d’Autunno. A Borgomanero l’asino corre sulla pista e in pentola ma in entrambi i casi contro la sua volontà. Sul programma, il Presidente della Pro Loco Massimo Minazzoli scrive: “…Quest’anno ci concentriamo sul Palio dei Rioni “CORSA DI SNITTI”, anche perchè abbiamo invitato a presenziare al Palio le Maschere della Regione Piemonte (circa 250 persone tra figuranti e accompagnatori) e abbiamo da festeggiare il decimo anno di gemellaggio con BAD MERGENTHEIM… Ormai da molti anni organizziamo la Grande Tapulonata notturna, motivo per stare insieme, dimenticare problemi e stress di tutti i giorni, vivendo una serata in allegria e in compagnia nelle strade della Nostra Città”. La Sindaca Anna Tinivella, e l’Assessore alla Cultura Ignazio Stefano Zanetta affermano: “… vogliamo rispettare le tradizioni che fanno ormai parte della vita del Borgo, ne sono le radici. La città non può rinunciare al suo “settembre borgomanerese” perché l’autunno non sarebbe lo stesso senza il palio degli asini e la sfilata dei carri”. Mi chiedo che cosa spinga due amministratori ad attribuire così tanta importanza a uno spettacolo con animali: la loro disinformazione su elementari nozioni di etologia è indice di arretratezza culturale e di una visione antropocentrica del mondo che è sempre più difficile accettare. Quando in passato è stato chiesto alla Sindaca di interrompere l’usanza della corsa degli asini, la risposta che ha dato è stata quella di avere il tapulone nel DNA: è passata direttamente dall’asino della corsa a quello della pentola, seguendo il tragico processo di reificazione che subiscono gli animali “da macello”. Che corra al palio o sia triturato in pentola, alla Sindaca non importa: l’importante è che l’asino sia protagonista. Se si chiama “Festa dell’uva”, ci si aspetta che la regina della tavola debba essere l’uva invece a questa festa il protagonista è l’asino che però non è la sola vittima di questa kermesse. Ci sarà la fiera agricola con animali d’allevamento esposti come merce secondo un’usanza ancestrale dura a morire, soprattutto in Piemonte. Ci sarà una gara di pesca sportiva. La pesca sportiva è appunto uno sport, regolarmente finanziato dal CONI, con una prerogativa: uccidere. Ci sono sport in cui si fa canestro, in cui si fa gol, in cui si corre verso il traguardo… e in cui si uccide. C’è anche chi pesca ma ributta in acqua il pesce e se ne vanta pure, ignorando volutamente la tortura inflitta infilzando un amo nel palato del disgraziato animale che viene ferito, estrapolato dal suo ambiente naturale, danneggiato nel rivestimento delle scaglie e terrorizzato dalla violenza umana. La corsa degli asini al Palio dei Rioni, sebbene sia motivo di orgoglio del Comune di Borgomanero, è uno spettacolo anacronistico e diseducativo, per nulla portatore di quei valori necessari per vivere in armonia col mondo animale. Questo genere di spettacolo oggi è difeso strenuamente da una cerchia sempre più stretta di persone tanto che alcuni paesi hanno rinunciato alle tradizionali corse di animali, sostituendole con gare di abilità o di velocità disputate dalla popolazione, anche con il coinvolgimento di bambini e bambine. Ammiro il lavoro di artisti, musici, sbandieratori, tamburini, dame, cavalieri, principi, alfieri, dotti, araldi: per loro lavorare è un diritto e in occasione della loro festa credo che sia anche un piacere mentre per gli asini è una schiavitù. Se questi quadrupedi schiavi non fossero incitati, certamente non correrebbero. Gli asini sono animali tranquilli che non farebbero mai una simile corsa spontaneamente eppure gli esseri umani, per la solita bramosia del divertimento, li sottopongono allo sfruttamento di chi li monta e al ridicolo di chi li guarda delirante sugli spalti. E ciò che preoccupa di più è la presenza tra il pubblico di bambini e bambine. Annamaria Manzoni è psicologa e psicoterapeuta, ipnositerapista e grafo analista; iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia, collabora con il Tribunale dei Minori di Milano e con il Tribunale di Monza; autrice di libri e di articoli su riviste di psicologia. Si è fatta promotrice di un documento sottoscritto da oltre 650 psicologi che mette in guardia sugli spettacoli che utilizzano animali http://annamariamanzoni.blogspot.it/p/documento-psicologi.html. Forse è ancora lontana una presa di coscienza che rispetti la vita di ogni specie animale ma qualcosa sta cambiando perché sempre più persone trovano anacronistico questo genere di appuntamento che io mi auguro sparisca per sempre e che non considero affatto un vanto per il Comune di Borgomanero. Ci sono tanti modi per “dimenticare problemi e stress di tutti i giorni, vivendo una serata in allegria”: gli animali sono compagni e compagne di vita e aiutano a combattere lo stress e a renderci felici ma attraverso uno scambio d’affetto in una relazione alla pari, non facendoli correre o cucinandoli. Gli animali non sono fenomeni da baraccone, non sono ingredienti ma esseri senzienti: questo messaggio dovrebbe essere dato dalle istituzioni che invece a Borgomanero organizzano, autorizzano e patrocinano incuranti di tanta sofferenza".