Cavaglietto d'Agogna - Chiesa gremita a Cavaglietto per l'ultimo saluto a Gianni Regalli, all'anagrafe Gian Antonio. Classe 1947, era presidente del gruppo dei coscritti di Cavaglio, Cavaglietto e Fontaneto d'Agogna. Da tempo malato di cuore, le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente negli ultimi mesi, fino al tragico epilogo di lunedì scorso nel reparto di nefrologia dell'ospedale di Borgomanero, dove era stato ricoverato un paio di settimane fa. Personaggio dallo spirito goliardico e festoso, partecipava con impegno ed entusiasmo alla vita della comunità, collaborando attivamente con l'amministrazione comunale e con la Pro Loco nell'organizzazione di eventi e manifestazioni.
"Sempre presente in ogni occasione, avrebbe compiuto 69 anni il 20 febbraio – ricorda Sergio Lanaro, presidente del circolo Acli e referente di zona della Fnp Cisl – purtroppo però non ce l'ha fatta, la comunità perde una risorsa preziosa".
"Sapevo che aveva problemi di salute, ma non immaginavo che la situazione sarebbe precipitata così velocemente – dice Pier Giuseppe Viazzi, chef manager del ristorante Arianna di Cavaglietto – avevamo dato vita a diverse iniziative ed era sempre attento ad ogni dettaglio, voleva fare bella figura perché era una persona di grande rispetto e conosceva il significato della parola amicizia, era indubbiamente un uomo d'altri tempi".
Innamorato del suo paese, Gianni era la voce del territorio. A giornali, radio e tv locali aveva fatto conoscere l'attività di Cavaglietto e dei comuni limitrofi, tra cui Cavaglio d'Agogna, suo paese d'origine. La sua passione era iniziata in giovane età, quando come dj aveva collaborato con un' emittente radiofonica della zona. Una vita semplice la sua: ex dipendente del Comune di Borgomanero, dove aveva lavorato come bidello alle scuole elementari, poi una volta in pensione si era dedicato al gruppo dei coscritti e al volontariato, accompagnando occasionalmente come autista il vescovo Aldo del Monte in alcune visite pastorali, al seguito di uno zio sacerdote. Lascia la moglie Elisa Gnappa, la figlia Raffaella e il cognato Giuseppe.
Commosso il ricordo del parroco, don Fabrizio Coppola: "La prima persona che ho incontrato a Cavaglietto, subito dopo la mia nomina, è stato proprio Gianni. Con la sua schiettezza e la sua affabilità ho avuto da lui la prima conoscenza della realtà locale, lo ricordiamo con affetto, stima e riconoscenza per il suo impegno a favore della comunità".
Toccante infine il ricordo del sindaco Laura Lanaro, nell'ultimo commiato dal pulpito: "Teneva particolarmente al suo paese e dava eco alle iniziative della comunità contattando i giornali, le radio locali e Videonovara. Voleva far conoscere a tutti le nostre iniziative, coinvolgendo il Comune, la Pro Loco, il circolo Acli e persino aziende e personaggi della zona. Gianni non dimenticava mai nessuno e nemmeno noi lo dimenticheremo facilmente".