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Più di 300 adozioni a distanza grazie al Progetto Zambia

Borgomanero - Più di 300 adozioni a distanza. Centottanta bambini sordomuti, sessanta diversamente abili e numerosi orfani seguiti nell’ospedale di Kalulushi nella Saint Joseph Mission in Zambia. Un container con 40 quintali di riso, 50 quintali di pasta, 12quintali di latte in polvere, miele, sementi, zanzariere e altro materiale utile per la comunità, appena inviato. Questo è il bilancio, riferito all’anno in corso, del Gruppo Pro Zambia di Santo Stefano di Borgomanero. In trentadue anni di attività del Gruppo, la missione di Suor Carmela ha avuto un concreto aiuto, un filo diretto che ha e che lega la Comunità di Santo Stefano alla realtà dell’Africa. Un impegno continuo che si concretizza ogni giorno dell’anno. In particolare il Gruppo Pro Zambia si ritrova per una serata conviviale, come è successo nella serata di venerdì 13 aprile, al ristorante “da Paniga”: il ricavato è destinato al sostentamento della Missione di Suor Carmela. In questo caso la proprietà del “da Paniga”, offre strutture e personale per il raggiungimento dell’obiettivo, in questo caso, l’operato della religiosa.

Più di trecento persone si sono sedute ai tavoli per condividere, ma soprattutto per ribadire, la loro vicinanza agli ideali del Gruppo. Ospite d’onore Suor Erminia Ferrario, milanese di nascita ma dal 1997 operante nelle suore di Carità di Maria Bambina. Lei è da circa otto anni parte della Mtendere Mission Hospital (Ospedale della Pace) a Chirundu, in Zambia. Una realtà che ha un bacino di utenza di sessanta mila persone; ottanta mila visite ambulatoriali all’anno, duemila parti (700 cesarei) e la cura di malattie come la tubercolosi e l’HiV. Lo scorso anno Suor Erminia ha ricevuto dal Lions Club Borgomanero Host un lettino da parto. Due realtà, quella di Suor Carmela e quella di Suor Erminia, che sembrano lontanissime, ma sono vicine al cuore del Gruppo Pro Zambia e della Comunità borgomanerese, fedeli al motto “fai del bene e lascia dire”.