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PRESENTATO IL PROGETTO DELLA COMUNITÀ MAMMA-BAMBINO

Borgomanero Comunità mamma-bambino: è la nuova iniziativa di solidarietà promossa da Mamre onlus. È stata presentata venerdì sera durante una partecipata cena svoltasi al ristorante Tenuta del sole di Fontaneto alla presenza, fra gli altri, di Maria Emilia Borgna, assessore comunale a Borgomanero alle Politiche Sociali, del sindaco di Cureggio Angelo Barbaglia e dell'editore Giuliano Ladolfi. Il progetto si deve all'architetto Marco Preti e all'ingegner Carlo Quirico. Proprio quest'ultimo ha illustrato le caratteristiche della struttura: «L'ingresso si aprirà su un patio. Verranno realizzate sei camere per le ospiti, tutte dotate di bagno, più una per l'operatore in servizio. È poi prevista la creazione di un ufficio, di una lavanderia, di un locale per le attività di psicomotricità, di una sala giochi per i piccoli che si affaccerà proprio sul patio, di una dispensa annessa alla cucina, e di un'ampia sala da pranzo-soggiorno che potrà ospitare sino a 25 persone». Prima Mario Metti, presidente di Mamre, ha detto grazie a tutti coloro, a cominciare dai volontari, che sostengono casa Piccolo Bartolomeo, e quindi ha ricordato: «Il primo passo è stato il Gruppo di animazione missionaria della parrocchia di San Bartolomeo che sosteneva interventi sul territorio, come la casa di seconda accoglienza a cascina Gianni, e dava una mano a chi era in difficoltà in Paesi lontani, come per esempio la Bosnia martoriata dalla guerra. Poi è nata Mamre per aiutare le ragazze madri abbandonate dai loro compagni e cacciate anche dalle loro famiglie, e, più recentemente, le donne vittime di violenza domestica».

A tal proposito, è stata proiettata un'intervista effettuata dalla giornalista Lorella Morino a una di loro. Il nome del sodalizio prende spunto dal primo gesto di accoglienza, quello compiuto da Abramo e Sara, che si trova nelle pagine della Bibbia. «Sin dall'inizio abbiamo capito - ha aggiunto - che da soli certe cose è impossibile farle; invece lavorando insieme si possono dare delle risposte alle tante situazioni di disagio che esistono, eccome se esistono, anche nella nostra zona. Borgomanero non èpiùun'isola felice. Sino a qualche tempo fa eravamo tutti portati a pensare che certe emergenze c'erano solo altrove: condizioni drammatiche di cui sentivamo parlare alla televisione o che leggevamo sui giornali. Non è così. Ecco perché con la Caritas, con Compagni di volo dell'amico Sergio Vercelli e con tante altre realtà abbiamo deciso di mettere a disposizione di sei uomini che non hanno un tetto sotto cui dormire un appartamento in via Matteotti a Borgomanero». 

Sino a oggi Mamre ha ospitato circa trecento donne in difficoltà. «E tantissime di loro - ha evidenziato sempre Metti - adesso sono tornate autonome, hanno un lavoro e una casa, si sono pienamente reinserite nella società. E quanti fiocchi azzurri e rosa ci sono stati in questi 18 anni di apertura di casa Piccolo Bartolome... Mi viene in mente una signora già madre di due bambini ancora in tenera età. Era in attesa del terzo, ma aveva deciso di abortire. Anzi, aveva già in mano il foglio per l'interruzione di gravidanza. Con lei abbiamo stipulato un contratto in cui ci impegnavamo ad aiutarla concretamente, e ciò le ha restituito quella fiducia e quella speranza che l'hanno convinta a completare la maternità. Ora ci siamo resi conto che è necessario proseguire su questa strada, e la Comunità mamma-bambino può assicurare una convivenza ancora più sostenibile. Noi crediamo nella Provvidenza. E poi abbiamo la fortuna di poter contare, all'interno dell'associazione, su numerosi giovani che sono il futuro di Mamre. Mi piace molto il verbo “osare”: da soli non si può, ma insieme sì. E per questo vogliamo proporre a tutti di acquistare un “mattone” della nuova casa che sorgeràa Borgomanero».