Borgomanero - Incontrare Alex Zanotelli èsempre un grande dono, una grazia. Èun uomo “puro”, trasparente, testimone del Vangelo che vive con radicalitàevangelica, voce di chi non ha voce, per tanti anni in Africa, in Sudan e poi fino al 2001 in Kenya a Korogocho, e da allora a Napoli, nel difficile rione Sanità, in tre piccole stanzette di sei metri quadri, una sopra l’altra, collegate da una scaletta a chiocciola in cemento, ripida e soprattutto molto stretta. Niente televisione, niente cellulare: i contatti con lui sono garantiti dalla dottoressa Felicetta Parisi, pediatra in pensione. La televisione con i programmi di Rete 4 e Canale 5 da trent'anni influenzano la vita delle famiglie, dei giovani soprattutto, cancellando ogni valore. Questo rione, che fa parte del quartiere Stella, ha oltre 30mila abitanti e non c’èun asilo comunale, non una scuola media, ma èancora oggi una della piùgrandi piazze d’Europa per lo spaccio di droga. La camorra fa affari con il pizzo a chiunque abbia un’attività, i ragazzini si aggregano in bande e la violenza èper loro la quotidianità.
Padre Alex, che nei suoi ottant'anni di vita di battaglie ne ha combattute tante e tutte a favore del riscatto e della restituzione della dignitàalle persone, èuomo che non accetta compromessi, il suo parlare ècome dice Gesù: «Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di piùviene dal Maligno». Come ricorda il teologo Ermes Ronchi: «Èun Vangelo da vertigini. E come èpossibile? Anche Maria lo chiese quel giorno all'angelo, ma poi disse a Dio: “Sia fatta la tua volontà, modellami nelle tue mani, io tua tenera argilla, trasformami il cuore”. E ha partorito Dio. Anche noi possiamo, come lei, portare Dio nel mondo: partorire amore». E il compianto teologo Giovanni Vannucci: «Il suo Vangelo non èuna morale ma una sconvolgente liberazione». Cosìèla vita di padre Zanotelli che nel 1987 dovette lasciare la direzione di Nigrizia su pressione dei politici di allora, Giulio Andreotti e Giovanni Spadolini, per le accuse che aveva rivolto dalla pagine del giornale sul coinvolgimento dell’Italia nel commercio di armi nelle guerre in Africa. A Korogocho, vivendo con i poveri della baraccopoli, diede vita a comunitàcristiane di base, lottòcon il governo per la riforma su un’equa distribuzione della terra, e creòdelle cooperative di lavoro e anche una comunitàformata da ex prostitute per aiutare tante ragazze a uscire da quella schiavitù. Ed èsua a Napoli la battaglia contro la privatizzazione dell’acqua, le giornate di digiuno davanti a Montecitorio per chiedere l’abrogazione dei decreti sicurezza, il suo continuo impegno e denuncia contro il commercio e la vendita delle armi. Èlui, direttore della rivista “Mosaico di Pace”, il punto di riferimento dei vari movimenti di non violenza attiva, èlui che ha espresso il concetto e la necessitàdi una “civiltàdella tenerezza”.
Padre Alex ci ha proposto di offrire un aiuto per un progetto nel rione Sanità: con l’associazione “Crescere insieme”e il suo responsabile Rosario si sta cercando di sistemare un parco giochi per poter avvicinare i bambini del quartiere e offrire loro un luogo e dei momenti di svago protetto, allontanandoli dalla strada. Il Comune di Napoli, su sollecitazione di padre Zanotelli, dovrebbe sistemare una struttura in muratura con la creazione dei bagni, e a noi èchiesto di provvedere ai giochi per i bambini, scivoli, altalene, qualche panchina per permettere anche alle mamme di ritrovarsi e avere un contatto con educatori per un ascolto e una maggiore conoscenza della realtàe delle necessità di queste famiglie. Li aiuteremo vero?
Mario Metti