Borgomanero - Assistenza socio sanitaria a domicilio, trasporto scuolabus gratuito, sgravi sulle bollette energetiche e sui ticket ospedalieri, libri scolastici gratuiti: sono solo alcuni dei servizi che le varie amministrazioni pubbliche, nonché la stessa Unione Europea, mettono a disposizione dei cittadini meno abbienti che li richiedono. Non sempre, però, chi li richiede ne ha il diritto. E’ quanto rivela la Compagnia della Guardia di Finanza di Borgomanero che, a fronte dei numerosi controlli effettuati in materia di concessione delle P.S.A. (Prestazioni Sociali Agevolate), ha riscontrato parecchie incongruenze tra le richieste presentate ai vari enti locali, tramite compilazione del modello ISEE, e la reale situazione patrimoniale degli stessi cittadini richiedenti. C’è chi si “dimentica” di avere una casa di proprietà, chi una ditta con un volume d’affari non congruo alla richiesta assistenziale presentata, chi ancora un conto in banca non proprio “leggero”. Quest’anno i 30 controlli eseguiti, indirizzati nei confronti dei soggetti che hanno richiesto e ottenuto l’assegno concesso dalla Regione Piemonte per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2010/2011, hanno consentito di rilevare che il 30% delle dichiarazioni presentate non indicavano fedelmente il patrimonio immobiliare e mobiliare dei nuclei familiari interessati. I nominativi dei trasgressori sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di falso. La Guardia di Finanza sottolinea sì l’importanza di questi contributi riservati ai cittadini meno facoltosi, ma condanna altresì chi cerca di appropriarsi indebitamente di ciò che non gli spetta, attraverso dichiarazioni ISEE parzialmente veritiere a scapito di chi ne ha realmente bisogno.