
Novara - Ogni primo giorno di primavera migliaia di persone in tutta Italia marciano unite per la Giornata della memoria e dell'impegno, creata dall'associazione Libera ventitré anni fa per le oltre novecento vittime innocenti delle mafie. Per questa occasione si sono recati a Saluzzo (CN) circa 200 novaresi, tra cui numerosi ragazzi delle scuole superiori Nervi, Filos Formazione, Tornielli Bellini, Carlo Alberto e delle medie Achille Boroli, i consiglieri Domenico Rossi e Milù Allegra per Regione e Provincia e il segretario generale della Cgil Novara-VCO Attilio Fasulo.
«Il 21 marzo è una festa», spiega il referente provinciale Ryan Coretta: «a Saluzzo abbiamo ricordato le vittime innocenti delle mafie e ci siamo stretti ai familiari, che in troppi casi non ottengono verità e giustizia, ma l'abbiamo fatto celebrando la vita e l'impegno di tantissime persone di ogni età che lavorano ogni giorno per rendere questo Paese più libero da malavita e corruzione».
Lo scopo è anche quello di portare il tema delle mafie al centro dell'opinione pubblica: la Giornata del 21 marzo è di tutti, come certificato dal Parlamento che l'ha resa celebrazione dello Stato un anno fa. «In questo Paese non sono molte le occasioni in cui scendono in piazza così tante persone unite da valori condivisi. Anche se c'è chi preferisce vedere altrove la causa di tutti i mali, significa che tanti cittadini vogliono manifestare in prima persona contro le storture e le ingiustizie che le mafie arrecano al nostro Paese», conclude il responsabile di Libera per il Novarese.