
Novara - La questione migranti è sicuramente un argomento molto caldo, tendente al bollente visti i recenti fatti di cronaca che hanno riguardato volente o nolente la città di Novara e non solo. Si pensi al caso della mensa di via Gamoletti o alle fotografie pubblicate sui 'social' che ritraggono lo stato in cui versa il centro sociale di viale Giulio Cesare. In modo responsabile il Prefetto di Novara, dott. Francesco Paolo Castaldo ha ritenuto opportuno incontrare i sindaci del Novarese. L'appuntamento si è tenuto a Palazzo Natta questa mattina, lunedì 31 ottobre intorno a mezzogiorno. Vi hanno risposto quasi tutti i primi cittadini della provincia a testimonianza che l'argomento è un tema molto importante e che sta a cuore a ciascuna Amministrazione comunale. Nel corso dell'incontro è stato chiesto ai sindaci di verificare la disponibilità di poter accogliere eventuali migranti, in quanto la situazione a Novara è al limite e il capoluogo non è in grado di poterne più ricevere sul suo territorio. L'invito è stato quindi solo ed esclusivamente per capire chi è in grado di dare una mano alla città in una sorta di patto di solidarietà.
Ma quali sono state le reazioni?
Il sindaco di Galliate, Davide Ferrari, non era presente in Prefettura ma era comunque in contatto diretto con Palazzo Natta attraverso il suo 'inviato', l'assessore alla Sicurezza Claudiano Di Caprio. Ecco cosa pensa dell'eventualità di un'accoglienza di migranti nel territorio galliatese: "Nella nostra città non ci sono strutture pubbliche atte a ricevere queste persone. Tra l'altro non mi risulta che ce ne siano anche da parte di privati. Propongo invece un'altra soluzione al problema, che sarebbe quella dare in mano l'aspetto dell'accoglienza caso per caso ai singoli privati, che possono così aprire le porte di casa loro in modo volontario; in questo modo si bypassano le le cooperative che gestiscono il loro arrivo e permanenza, cooperative che il più delle volte del... malaffare. So che tale eventualità ha riscosso un buon interesse in Prefettura e mi auguro che non ci siano alcune forzature da parte delle istituzioni preposte, altrimenti mi sentirò costretto a consegnare nelle mani di Sua Eccellenza il Prefetto la fascia da sindaco e, oltre a ricevere i migranti, sarà costretto ad ascoltare e a sentire dal vivo la situazione degli italiani senza casa e/o lavoro. Cosa che quotidianamente io e molti altri miei colleghi facciamo in Municipio e non solo...".
E Novara cosa ne pensa dell'incontro col Prefetto? Il sindaco Alessandro Canelli spiega: "L'appuntamento di oggi è servito a far capire le problematicità che questo fenomeno sta creando a tanti sindaci del nostro territorio. Novara come città ha un numero di migranti troppo elevato e quindi non è possibile accettare nuovi arrivi; anzi bisogna mettersi nell'idea che di cominciare a diminuire la loro presenza in città. Voglio dire di più - sottolinea Canelli - al di là di una più equa distribuzione di queste persone sul territorio provinciale sottolineo che tutti i Comuni della provincia si stanno dando un gran da fare per accoglierli; quindi sono convinto che sia necessario rivedere il piano considerando tutto il territorio regionale. Le nostre parole sono state chiare e semplici e sono anche certo che siano state recepite e apprezzate da tutti i sindaci, anche da quelli di 'colore politico' diverso dal mio".
Per ora l'incontro è stato interlocutorio. Nulla è stato deciso o annunciato. Vedremo nelle prossime settimane cosa accadrà e quale linea sarà adottata.
Gianmaria Balboni