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Addio a Raul Capra, un intellettuale d'altri tempi

Tra editoria, storia dell'arte e poesia, è stato protagonista della cultura novarese

Novara - Interlinea ricorda Raul Capra, novarese classe 1928, scomparso in questo gennaio 2023 dopo una lunga vita nel segno dell’arte, della storia e della poesia. La sua carriera si è sviluppata nell’ambito editoriale, presso De Agostini e Fabbri, in parallelo con l’attività di critico d’arte e studioso di cultura, dal dialetto all’archeologia etrusca, fino alla poesia francese, in particolare Paul Valéry di cui ha tradotto Il cimitero marino per Interlinea, la casa editrici alla quale ha affidato le sue maggiori opere della maturità.

Raul Capra è stato, tra l’altro, socio del Centro Novarese di Studi Letterari e del Fai di Novara e presidente della Fabbrica lapidea della basilica di San Gaudenzio, curando un importante volume sul monumento. Nella presentazione il curatore aveva sottolineato l’intento di considerare la basilica «nell’abito del processo storico di formazione della città, di cui è stato motore e simbolo».

Con  Interlinea Raul Capra ha pubblicato anche Tracce di follia nelle «Vite» del Vasari, un volume illustrato in cui ha esplorato l’emergenza di tratti caratteriali o di turbe psichiche nelle biografie artistiche della celebre raccolta di biografie, in particolare nella seconda edizione del 1568, dove compare la figura di Jacopo Pontormo. La passione per l’arte, una costante della sua vita, ha portato Capra anche a essere tra gli autori del catalogo su L’arte di Gaudenzio Ferrari tra Novara e Varallo Sesia in occasione della rinnovata attenzione verso questo maestro del Rinascimento, legata alla mostra del 2018.

Per Roberto Cicala, editore di Interlinea, «Raul è stato un intellettuale d’altri tempi, l’ultimo legato a grandi nomi della cultura e letteratura, da Strehler e Tadini a Emanuelli e Bonfantini, frequentati fin dagli anni dell’università al bar Brera di Milano. La sua eredità culturale è in molte ricerche e pubblicazioni, la più importante il grande volume illustrato La basilica di San Gaudenzio che è la summa delle conoscenze sul monumento cui i novaresi sono più legati».