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ADDIO STEFANIA, UN DIRIGENTE PUBBLICO CAPACE E CON UN CUORE ENORME

Ci lascia a 53 anni dopo aver lottato a lungo contro un male incurabile la dottoressa Demarchi, apprezzato direttore del Consorzio Intercomunale dei Servizi Assistenziali
Stefania Demarchi

Novara - Una notizia tremenda, di quelle che con il tam-tam mediatico dei 'social' ha fatto il giro di tutto il Novarese nel giro di pochi istanti. All'età di 53 anni ci ha lasciato la dottoressa Stefania Demarchi, una grande risorsa per il settore pubblico locale e persona straordinariamente capace e preparata, da anni debilitata per la sua quotidiana contro un brutto male, che ha avuto la meglio nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 1° luglio. Nata il 6 ottobre del 1970 Demarchi, da tutti i vari collaboratori chiamata semplicemente 'Ste', si era fatta apprezzare prima come funzionario dei Servizi sociali nel Comune di Trecate e poi alla direzione del Cisa a Romentino, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Assistenziali, che raggruppa decine di Comuni del Novarese (Est della Provincia e Ovest Ticino) e guidava dal maggio del 2019.

"Una persona unica, con una grandissima personalità sempre rivolta per il bene del prossimo, soprattutto degli ultimi e dei diversamente abili": così la ricordano i colleghi, increduli e senza parole per la drammatica notizia. Stefania da una decina d'anni conviveva con quel male, che però non l'aveva mai privata dal suo lavoro: anzi trovava ancor più la forza per nuove idee e nuovi progetti da presentare, da portare avanti e soprattutto da sostenere, anche e attraverso la raccolta di fondi da Torino, Roma o anche Bruxelles. Perché lei era così: un'entusiasta della vita, una donna sempre pronta con il sorriso e il piglio di chi sa di poter ottenere un risultato, per venire incontro alle problematiche di tantissime persone, nessuno escluso.

Impegnata prima linea nel periodo terribile - soprattutto per il settore socio-assistenziale - del Covid, aveva poi portato avanti istanze dedicate alle persone più anziane con progetti per 'facilitare' loro la vita nella digitalizzazione, con progetti per rendere lo Spid ad esempio accessibile e facile per tutti. E poi grande spazio per i progetti con la Lilt e la dottoressa Giuseppina Gambaro con la quale era in gran sintonia; ma anche tantissima attenzione per i 'suoi' diversamente abili, dei vari centri gestiti dal Cisa, dove era sempre pronta a battersi per provare a dare loro una vita migliore e più decorosa.

Un mese e mezzo fa l'avevamo vista a Trecate al Festival della Salute, svoltosi a Villa Cicogna al Parco, dove numerosi operatori, anche di ambiti molto differenti tra loro, avevano avuto anche modo di dialogare e confrontarsi. Infine le raccolte fondi per Liberazione e Speranza (autunno 2023) e un mese fa a Recetto in un appuntamento promosso dall'associazione C'Entro a base di... musica, gastronomia e solidarietà: pur debilitata da condizioni di salute certamente non favorevoli, non voleva mai mancare, regalando il suo sorriso e la sua presenza.

Si è spenta quest'oggi nel reparto di Oncologia presso l'Aou Maggiore della Carità di Novara. Con lei c'erano gli amici più stretti e gli inseparabili genitori Mariangela e Mario, che le sono stati accanto sino all'ultimo. L'estremo saluto avrà luogo nel pomeriggio di venerdì 5 luglio alle ore 15.30 nella chiesa di Santa Rita in via Visentin a Novara. Lascia un vuoto incredibile e incolmabile, perché 'Ste' aveva su tutte una dote: quella di riuscire a smuovere le montagne se c'era una battaglia da fare.

Addio guerriera, arrivederci tra le stelle e grazie per l'esempio che hai donato, i sorrisi che hai regalato e le montagne che hai spostato.

Gianmaria Balboni