Novara - È stato presentato ufficialmente questa mattina il “progetto Profughi” che vede il Comune di Novara e Assa spa impegnati nel coinvolgimento di alcuni tra i richiedenti asilo ospitati in città in servizi volontari di pubblica utilità. Il progetto, che è stato concertato con la Prefettura di Novara e seguito dall’assessore alle politiche sociali Elia Impaloni, vede l’impiego di 30 profughi di diverse nazionalità in diversi servizi: otto lavoreranno con Assa, dieci con il servizio verde pubblico comunale, due con il servizio segnaletica e cinque con il servizio lavori pubblici.
«Un risultato importante – ha commentato il sindaco Andrea Ballarè – che è stato ottenuto con un impegno intenso da parte della nostra struttura e di quella di Assa. Siamo arrivati a coinvolgere circa il 10 per cento dei profughi ospitati a Novara, e questo è un risultato decisamente superiore alla media di quanto è accaduto in altre città. Credo che gli aspetti positivi di questa operazione siano evidenti: intanto i servizi comunali potranno disporre di un supporto a costo zero per rafforzare gli interventi in ambiti particolarmente sentiti dai cittadini come la pulizia e le manutenzioni; inoltre questo impegno ha un indubbio valore sociale, perché consente a queste persone, che sono a Novara in attesa di completare le pratiche di riconoscimento dello status di rifugiati, di occupare il tempo in modo proficuo».
Molta curiosità hanno suscitato i particolari mezzi che saranno utilizzati dal gruppo in forza ad Assa: due risciò a pedali, acquistati grazie ad una sponsorizzazione di aziende private.
«È una iniziativa che all’indubbio valore sociale unisce significativi benefici per la città». ribadisce l’avvocato Marcello Marzo, presidente di Assa Spa. «Divisi in due turni di lavoro – spiega l’avvocato Marzo - e muovendosi con cicli a due posti, ogni giorno, dal lunedì al venerdì, di mattina e di pomeriggio, puliranno e presidieranno tutta la fascia dei Baluardi, delle ciclabili e di tutte le aree verdi annesse. Dopo la preselezione e l’adesione al progetto, mediata dalla Prefettura, Assa ha proceduto il 18 giugno ai colloqui diretti, con la supervisione del personale della Prefettura, per l’individuazione dei candidati. Assa mette a disposizione coordinamento, progettazione, dispositivi di protezione individuale, formazione e abbigliamento».