Novara - Venerdì 5 ottobre, dalle ore 9, l’Auditorium della Banca Popolare di Novara (via Negroni, 11) ospiterà ilconvegno “Le demenze: prospettive psicosociali, terapeutiche, assistenziali”; una giornata in cui si discuterà delle strategie di contrasto dell’Alzheimer e delle altre demenze, e sull’informazione e la sensibilizzazione di tutti coloro che operano nei sistemi di assistenza sanitaria e sociale, per prevenire e arrestare la progressione e l’incidenza di questa vera emergenza globale. Il convegno nasce dall’iniziativa congiunta della cattedra di Psichiatria dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e dall’AGeSPI, l’Associazione dei Gestori dei Servizi sociosanitari e cure Post Intensive; il coordinamento scientifico è curato dalla professoressa Patrizia Zeppegno, docente di Psichiatria presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Traslazionale dell’Ateneo, dal dottor Antonio Filiberti, direttore del Servizio di Psicologia dell’Asl del Verbano-Cusio-Ossola e dal dottor Antonio Monteleone, responsabile delle Relazioni Scientifiche delle Residenze “Anni Azzurri”. Saranno presenti esperti italiani e stranieri, che forniranno una visione aggiornata e prospettica di una malattia che oggi, stando agli ultimi rapporti dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Alzheimer's Disease International, presenta un fattore di rischio di 1 a 8 per gli ultra sessantacinquenni e di 1 a 2,5 per gli ultra ottantacinquenni.
L’epidemiologia della demenza; la criticità socioeconomica della patologia; i progressi nel campo della ricerca e del lavoro clinico, per una migliore prevenzione, diagnosi e terapia; il ruolo delle terapie non farmacologiche; la rete di servizi sul territorio per la piena presa in carico del soggetto demente; questi sono i temi che saranno affrontati durante la giornata.
«Con il loro impatto devastante sugli ammalati, le loro famiglie, le loro comunità e i sistemi sanitari nazionali – ha affermato Marc Wortmann, direttore esecutivo dell’Alzheimer's Disease International – le demenze rappresentano non solo un problema di salute pubblica, ma anche un incubo sociale, fiscale ed economico: i nostri attuali sistemi sanitari non possono far fronte all’esplosione della crisi delle demenze, in quanto tutti noi viviamo più a lungo».
A portare il proprio prezioso contributo interverrà anche il professor Eugenio Torre, psichiatra di chiara fama e, fino allo scorso anno, ordinario di Psichiatria presso l’Università del Piemonte Orientale.
È prevista anche la presenza del Ministro della Sanità Renato Balduzzi e del Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota.