Novara - Il “Programma di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva” della Regione Piemonte, secondo quanto previsto dal Ministero per la transizione ecologica, e inserito nel Piano regionale Qualità dell’aria e nel progetto “Piemonte verso un presente sostenibile” è stato presentato lo scorso 27 gennaio ai 76 Comuni che attuano le misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti previste dal Piano Regionale e alle Province del Piemonte "con l’obiettivo – spiegano il presidente della Provincia Federico Binatti e il consigliere delegato all’Ambiente e Transizione ecologica Rosa Maria Monfrinoli - di supportare i Comuni nella realizzazione di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva, attuando un programma di interventi basato sull'idea di spazio pubblico come luogo di incontro e socializzazione. Questo per trasformare gli stessi spazi pubblici in modo rapido ed economico per disincentivare l’uso del mezzo privato e incentivare invece l’uso della bicicletta e altre modalità di trasporto non impattanti. I Comuni del Novarese interessati sono Arona, Borgomanero, Cameri, Galliate, Novara, Oleggio e Trecate. Si tratta di un progetto che sarà al centro di una manifestazione d’interesse, che dovrebbe andare a bando nel mese di febbraio e chiudersi con il prossimo mese di ottobre, rivolta alle Amministrazioni comunali e che prevede la concessione di contributi in conto investimenti e in spesa corrente. Un’iniziativa che ci sembra particolarmente importante, dato che nei Comuni del Novarese interessati esistono diversi luoghi pubblici che potrebbero essere in questo senso trasformati, rigenerati dal punto di vista urbanistico e rivitalizzati sul piano della socialità, con un indiscusso beneficio per l’ambiente e per la qualità dell’aria. Data la qualità del programma, l’Amministrazione provinciale si rende sin d’ora disponibile nel supporto tecnico degli Enti locali che decideranno di partecipare alla manifestazione d’interesse".
Le misure coincidono, oltre che con quelle inserite nel Piano regionale di qualità dell’aria, "anche con quelle del Piano regionale della Mobilità e dei Trasporti, con il Piano regionale per la Mobilità delle Persone, il Piano regionale della Logistica e il Programma regionale di Mobilità ciclabile. Il programma – dettaglia il consigliere Monfrinoli, che ha partecipato all’incontro del 27 gennaio - intende finanziare interventi in ambito urbano attraverso l'applicazione di principi di mobilità sostenibile, qualità urbana, inclusione sociale, decarbonizzazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Al futuro bando potranno essere ammessi gli interventi finalizzati alla realizzazione di tre tipi di progetto: l’agevolazione di programmi sperimentali che incentivano l’utilizzo della bicicletta secondo la modalità “bike to work” nell’ambito del progetto “Vivo” della Regione, la realizzazione di segnaletica, percorsi ciclabili e aree pedonali e programmi di riforestazione urbana secondo le linee dl progetto “Urban Forestry” della Regione e realizzazione di interventi di depavimentazione. Per essere ammissibili, gli interventi dovranno necessariamente contenere almeno due delle tre tipologie. Le tre tipologie di interventi – precisa il consigliere - dovranno essere accompagnate da misure di sensibilizzazione e formazione nei confronti della cittadinanza, con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati: un aspetto, questo, particolarmente significativo, in quanto le azioni devono mirare alla cura del territorio ma anche ad accompagnare i cittadini a riconoscere il loro ruolo da protagonisti responsabili nella cura dei beni pubblici e promuovere iniziative di educazione civica. Ogni Comune potrà presentare una sola domanda di agevolazione e non saranno ammessi interventi che prevedono la realizzazione di progetti di più Comuni".
Le risorse disponibili ammontano a complessivi 3.201.000 euro per le annualità 2022-2023. "Il contributo concedibile a ogni singolo Comune – aggiunge in proposito il consigliere - non può superare i 300.000 euro. La quota massima di finanziamento assegnata dalla Regione Piemonte alle Amministrazioni richiedenti sarà̀ pari al 100% per importi di progetto inferiori o uguali a 50.000 euro e pari all’80% per importi di progetto maggiori di 50.000 euro per la quota eccedente i 50.000 euro. In questo caso la restante quota è a carico del soggetto beneficiario finale del contributo. Nel caso di importi superiori a 50.000 euro il contributo regionale è cumulabile con altre fonti di finanziamento fino alla completa copertura dei costi. Le Amministrazioni comunali potranno progettare un pacchetto di interventi tra quelli ammissibili a finanziamento, da realizzare o realizzati a partire dal primo marzo 2021, nei limiti della quota prevista la spesa di investimento dell’80% o spesa corrente del 20%, come approvato nell’ambito del progetto del Ministero. Le valutazioni – conclude il consigliere – saranno aperte entro il gennaio del prossimo anno".