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Anche Lo Vecchio e il Silb Novara approvano il decreto contro i Rave Party

"Eravamo e saremo sempre per la tolleranza zero contro sull'abusivismo: le imprese del divertimento sono invece per la legalità"
Maurizio Lo Vecchio

Novara - Maurizio Lo Vecchio, patron delle discoteche Celebrità e Ryan's, e delegato interprovinciale del Silb (sindacato locali da ballo) oltre che delegato nazionale, è della stessa opinione del presidente del Silb nazionale, Maurizio Pasca: "Lo sgombero del rave party di Modena pone in luce un grave problema che le imprese del divertimento italiano conoscono e combattono da anni, il fenomeno dell'abusivismo!". Questo commento arriva dopo che la cronaca nazionale ha posto al centro dell'attenzione lo sgombero di un rave party previsto a Modena nei giorni scorsi. "Il Silb combatte da sempre questi comportamenti illegali, perché se le norme ci sono, c'è un motivo. Siamo al fianco del ministro Piantedosi, che con la sua linea dura dimostra di prendere sul serio un problema che esiste da anni e che crea danni sociali ed economici indicibili. Maggiori controlli significano maggiore sicurezza per tutti: ecco perché oggi ribadiamo la nostra volontà di collaborare con il Governo, perché non vengano più ripetuti gli errori fatti in passato".

"Non voglio entrare nell'acceso dibattito politico scatenatosi all'indomani del decreto - aggiunge Lo Vecchio - che sancisce il reato di 'rave party', ma è doveroso un mio commento da imprenditore. Il settore che rappresento chiedeva a gran voce da tempo che si adottassero provvedimenti nei confronti di persone senza scrupoli che organizzano sulla pelle dei ragazzi incontri clandestini, dove musica, ballo, alcol e droga la fanno da padrone, senza tener conto minimamente dell'igiene, la salute e la sicurezza dei giovani. Per il Silb i rave party sono solo la punta dell'iceberg, infatti in Italia sono migliaia le feste organizzate in luoghi che non hanno le condizioni igienico sanitarie, di sicurezza, di controllo in grado di assicurare ai ragazzi la tranquillità necessaria, il rispetto delle regole; ora mi aspetto che il provvedimento venga declinato su tutto il territorio nazionale per restituire dignità al nostro lavoro. Le leggi ci sono, vanno fatte rispettare visto il lassismo degli ultimi anni, ben venga questo decreto. Che sia da correggere posso essere d'accordo ma la struttura, l'anima del provvedimento, deve restare inalterata".