Novara - Nella serata di giovedì 20 novembre, in occasione di mirati servizi straordinari di controllo del territorio, personale della Questura, coadiuvato dalle aliquote di rinforzo messe a disposizione dal Reparto Prevenzione Crimine di Torino, hanno individuato un’auto sospetta. A bordo della stessa due individui, datisi alla fuga immediatamente. I poliziotti intervenuti, tuttavia, dopo una caccia che ha coinvolto le diverse pattuglie presenti, serrata ne intercettavano uno, identificato per N.E., nato in Albania il 1.6.1988. Lo stesso veniva condotto presso gli uffici della Questura per una più compiuta identificazione. A seguito di rilievi dattiloscopici, si appurava che lo stesso, espulso dall’Italia nel 2011, era tornato nel nostro paese con una identità falsa rispetto a quella con la quale era stato colpito dal predetto provvedimento, con ciò violando il divieto di reingresso nel territorio dello Stato senza autorizzazione ministeriale e conseguente arresto obbligatorio. Convalidato l’arresto, lo stesso è stato posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura che, dopo la convalida di un ulteriore provvedimento d’espulsione da parte dell’Autorità Giudiziaria, lo ha coattivamente espulso scortandolo presso lo scalo aeroportuale di Malpensa. Sull’autovettura in possesso al medesimo, sono stati rinvenuti e sequestrati monili ed altro materiale provento di furto, con conseguente deferimento dell’albanese anche per il reato di ricettazione. Detta operazione, condotta proprio nell’ambito del rafforzamento delle misure di contrasto ai reati predatori ed ai furti in abitazione, ha consentito di allontanare dal territorio nazionale un soggetto gravato da numerosi precedenti di polizia per i reati in parola.