Novara - Convalida di fermo e applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per un marocchino irregolare, classe ‘90, arrestato dopo l’ennesimo furto. E’ successo sabato scorso quando, in via Andrea Costa, un autotrasportatore di Amazon ha parcheggiato il suo furgone dal quale è sceso per consegnare un pacco. Al suo ritorno, il cellulare, lasciato sul furgone, era sparito. Il figlio dello stesso, attraverso una specifica applicazione, ha rintracciato il telefono, ha avvisato la Polizia Locale e si è messo all’inseguimento del marocchino, accompagnato da un connazionale. I due dapprima sono finiti in un supermercato di via Gnifetti da cui poi sono scappati salendo su un bus e dirigendosi in corso Vercelli, prima alla Lidl poi all’Esselunga. Qui, il figlio dell’autotrasportatore si è avvicinato loro chiedendo se avessero visto per caso un telefono. Il marocchino ha subito estratto dalla tasca un coltello minacciando il ragazzo. Nel mentre, sono sopraggiunti gli agenti della Polizia Locale: i due sono scappati inseguiti dai vigili e, durante la colluttazione, hanno perso un sacchetto con due telefoni all’interno. Uno dell’autotrasportatore, l’altro di proprietà del marocchino stesso. Quest’ultimo ha preso a squillare a lungo facendo comparire il nome di una donna su cui la Polizia Locale ha provato ad indagare anche attraverso i social. Trovato il profilo della donna, è comparsa una foto della stessa con il ladro. Gli agenti si sono rivolti alla Questura per il riconoscimento tramite fotografia: il marocchino è stato riconosciuto nelle immagini sia dal figlio dell’autotrasportatore che dal vigile che lo aveva inseguito. E’ emerso subito per il ragazzo del ‘90 l’obbligo di firma presso la Questura in giorni specifici, tra cui il lunedì mattina. Gli agenti della Polizia Locale, in borghese, lunedì mattina, si sono presentati in piazza del Popolo e hanno proceduto all’arresto del marocchino. Il Magistrato ha proceduto con la direttissima, convalidandone l’arresto, fino al 24 maggio 2024, in attesa del processo. A suo carico un lungo elenco di reati, in modo particolare furti e rapine, un po’ in tutto il Paese.
“Purtroppo – spiega il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – sempre più spesso capita alla Polizia Locale, durante i costanti e intensi controlli del territorio, di intervenire su reati di cui si rendono protagonisti soggetti presenti in modo irregolare in Italia. In questo caso, la prontezza del figlio del derubato, l’intervento immediato dei vigili e l’indagine approfondita condotta tramite i videocamere e social hanno consentito di risalire al responsabile che aveva a suo carico un lunghissimo elenco di reati commessi anche in altre città. Emerge che solo nell’ultimo mese e mezzo i nostri agenti hanno arrestato per svariati motivi (rapina, aggressione e furti) 5 soggetti extracomunitari irregolari sul territorio nazionale. Emerge inoltre che diversi interventi per occupazioni abusive degli alloggi di edilizia popolare sono stati effettuati per sgomberare soggetti extracomunitari irregolari. È del tutto evidente, quindi, che la maggior parte delle problematiche di insicurezza che la nostra città, così come le altre città italiane, sta vivendo, è determinata dalla presenza di tali soggetti che senza titolo circolano sul territorio nazionale. Lo sforzo della Polizia Locale, che ovviamente ringrazio, oltre a quello di monitorare e attenzionare il fenomeno delle bande giovanili è rivolto ora prioritariamente, in coordinamento con le altre forze dell’ordine, ad intercettare questi soggetti e a prevenire reati e situazioni di pericolo per i cittadini novaresi. La collaborazione con le altre forze dell’ordine è un elemento di fondamentale importanza per ottenere risultati significativi così come è stata fondamentale, come nell’ultimo caso, anche la tempestività della Procura e del GIP che ha consentito di evitare che il soggetto potesse continuare a circolare liberamente in città magari continuando anche a commettere reati”.