Novara - Alle ore 13.50 del 2 agosto personale della Questura di Novara ha proceduto all’arresto di H.B., un tunisino di 23 anni, in quanto responsabile del reato di furto in abitazione aggravato in concorso e resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, commesso a Novara in via Bossi 4. Alle 13.40, su disposizione della C.O., personale della Sezione Volante interveniva infatti in via Bossi, dove il proprietario residente segnalava un furto in atto. Lo stesso, in compagnia del genero, dopo aver sentito dei rumori provenire dal proprio appartamento, vedeva saltare dal balcone di casa due soggetti, datisi alla fuga qualche secondo prima dell’arrivo della Polizia. Personale intervenuto, ricevuta una prima descrizione, partiva all’inseguimento dei due, perlustrando le vie tra corso Trieste e via Casorati. Durante il pattugliamento veniva notato un soggetto corrispondente alla descrizione che alla vista dell’auto della Polizia, riprendeva un’inutile corsa, scavalcando la recinzione che delimita la scuola Don Ponzetto. A quel punto gli agenti accorsi, abbandonate le auto di servizio, scavalcavano la recinzione, continuando l’inseguimento a piedi. Il soggetto, trovato poco dopo all’interno di un cespuglio, cercava di resistere all’arresto colpendo immediatamente gli agenti con calci e pugni (due dei poliziotti riporteranno lesioni guaribili in 3 e 7 giorni), prima di essere immobilizzato e reso inoffensivo. All’ interno dell’appartamento venivano rinvenuti e sequestrati tre cacciaviti presumibilmente utilizzati per introdursi nell’appartamento forzando la porta finestra che dà l’accesso alla sala e alla cucina, oltre che oggetti, monili, catenine e orologi sicuramente provento di un furto. Svolti gli ulteriori accertamenti di rito, acquisito ogni elemento probatorio circa la responsabilità del tunisino, questi veniva deferito in stato di arresto alla competente Autorità Giudiziaria, per essere giudicato con rito direttissimo nella giornata di lunedì 4 agosto.
Nella stessa giornata sono state controllate 45 persone, soprattutto nell’ambito dell’area urbana della Stazione Ferroviaria e piazza Garibaldi, con il deferimento in stato di libertà di altro soggetto per il reato di ricettazione di bici rubata.