Novara - Nel pomeriggio del 28 febbraio un equipaggio della Squadra Volante notava tre ragazzi che alla vista della macchina con i colori di istituto cambiavano repentinamente direzione al fine di non essere controllati. Sin dal primo momento i ragazzi mostravano evidenti segni di nervosismo, motivo per cui si decideva di farsi seguire in Questura per approfondire i controlli. Giunti in Questura uno dei tre cercava di eludere la perquisizione personale urinandosi addosso e contestualmente teneva un atteggiamento poco collaborativo che impediva agli agenti di procedere. Celati all’interno della biancheria intima, uno dei tre aveva un sacchetto di cellophane contenente ventidue involucri di carta bianca contenente sostanza stupefacente verosimilmente hashish. Al che si sottoponeva uno dei ragazzi ad alcune domande di rito circa la provenienza della sostanza stupefacente, quest’ultimo non riferiva nessun dettaglio, ad eccezione del fatto che presso la sua abitazione era presente altra sostanza stupefacente e del materiale utile al confezionamento della sostanza. A quel punto il giovane cedeva, e spontaneamente mostrava agli agenti il proprio telefono cellulare, il quale conteneva innumerevoli video che lo mostravano intento a consumare, preparare, imballare e vendere sostanza stupefacente.
Sulla base di quanto appreso e accertato, gli agenti procedevano all’arresto in flagranza per il reato di spaccio ai sensi dell’art. 73 D.P.R. 309/1990. Estesa la perquisizione all’abitazione del giovane, in serata si rinvenivano un rotolo di carta stagnola, un rotolo di pellicola e diversi involucri contenenti alcuni sostanza stupefacente del tipo hashish e altri due involucri di cellophane contenente sostanza bianca del tipo cocaina dal peso di 1,64 g e 3,21 g e un bilancino di precisione. L’Autorità Giudiziaria convalidava l’arresto e disponeva per lui la misura cautelare dell’obbligo di firma.