Mandello Vitta - Paolo (Patrioli) e Francesca (Fizzotti): non è una versione 2.0 della Divina Commedia, ma il nome dei due protagonisti di una bella impresa tra cultura, arte, turismo e fede. Ecco il racconto del loro personalissimo cammino per la Via Francigena in direzione Roma, conclusasi ieri pomeriggio, lunedì 19 luglio, con l'ingresso in San Pietro alle ore 15.30: "Siamo partiti da Novara lo scorso 7 luglio in treno, diretti a Lucca. Qui ci siamo fermati per la notte e poi abbiamo iniziato il nostro viaggio: stupendo, faticoso, straordinario e pieno di scoperte. Solitamente la distanza con Roma viene suddivisa in 18 tappe, noi per motivi di lavoro abbiamo dovuto comprimerle in 12 tappe da 40-50 chilometri l'una. E così abbiamo attraversato rigorosamente a piedi la spettacolare campagna toscana, con i campi di grano appena mietuto della Val d'Orcia che illuminava d'oro il panorama, le colline ripide piene di sali-e-scendi; gli ostelli gestiti da religiosi a Colle Val d'Elsa e Siena, mentre altri erano chiusi per l'emergenza Covid e ci siamo 'arrangiati' prenotando di volta in volta dei B&B o da affittacamere. Insomma un'avventura fantastica, che ci ha fatto bene al cuore e all'anima, sì faticosa, ma anche molto particolare".
Paolo e Francesca non sono nuovi ad imprese del genere: "Qualche anno fa abbiamo fatto il Cammino di Santiago, che è qualcosa di unico, ma devo dire che anche la Via Francigena è piena di fascino ed è anche organizzata piuttosto bene, con frequenti indicazioni e dove è difficile perdersi, ma anche tratti in cui cammini per chilometri e chilometri in solitudine, lungo la dorsale e le campagne pre-appenniniche e non incontri nessuno, poi sbuchi in borghi toscani o laziali di una bellezza incredibile che ti lasciano senza fiato".
"L'emozione dell'ultima tappa? Grandissima! Siamo partiti da Formello e dalla via Cassia siamo entrati a Roma: prima la periferie dove c'era un gran traffico di auto; poi in parchi e nei pressi del Monte Mario (dove c'è lo Stadio Olimpico) e da dove si vede Roma e il Cupolone. Infine l'arrivo in Vaticano; qui appena fatto l'ingresso nel colonnato non ci vergogniamo di dire che ci siamo emozionati".
Il rientro di Patrioli (che è il sindaco di Mandello Vitta) e di Fizzotti (sua moglie) è previsto per domani mattina, mercoledì 21. Ora spazio per una breve gita turistica per la Città Eterna e sue inestimabili bellezze. "Ma non abbiamo intenzione di fermarci! Vorremmo rifare il Cammino di Santiago, questa volta partendo non dalla Francia ma da Lisbona in Portogallo. E poi ripetere la Via Francigena, questa volta iniziando proprio dalla nostra Mandello Vitta, raggiungendo prima Vercelli o Mortara per poi immetterci su quel percorso che porta appunto a Lucca attraverso gli Appennini per poi arrivare ancora a Roma. Stanchi, ma felici...".
Buon viaggio e complimenti.
Gianmaria Balboni