Novara - Le criticità esistono come in tutta la Pianura Padana, ma Novara va meglio di molte altre città e nel lungo periodo è avviata in una dinamica di costante miglioramento, che ha alla base i provvedimenti strutturali adottati dal Comune, in particolare il piano della sosta Musa. Sono queste in sintesi le conclusioni a cui è giunta la Commisione tecnica consultiva per la qualità dell’aria istituita a supporto dell’assessorato Ambiente del Comune, della quale fanno parte, oltre ai responsabili del servizio ambiente e della Polizia Locale, anche Arpa Piemonte (dott. Anna Maria Livraga) e servizio di Igiene Pubblica dell’Asl (dott. Aniello Esposito).
La commissione si è riunita nei giorni scorsi in coincidenza con la rilevazione di una criticità nelle concentrazioni delle polveri sottili. La commissione, esaminando i dati rilevati da Arpa su tutto il territorio, ha verificato che le criticità in corso che non sono circoscritte a Novara ma sono diffuse sull’intero bacino.
Si è considerato anche come la sequenza di giorni negativi abbia avuto un momento di interruzione dal giorno 9 Dicembre (proseguito poi fino a tutto il Sabato 12) dove i valori di Pm10 sono rientrati e si sono mantenuti sotto il limite di norma.
La responsabile di Arpa ha rappresentato un’analisi dettagliata di correlazione causa/effetto tra gli elevati livelli di inquinanti nell’aria e le condizioni meteoclimatiche confermando una volta di più quanto questa correlazione sia determinante.
Inoltre è stato evidenziato che, per valutare correttamente gli andamenti tendenziali, occorre considerare un arco temporale almeno decennale, escludendo quindi errati paragoni di un anno con l’altro che, come è stato per il 2014, possono essere fuorvianti. Gli studi in tal senso dicono che sul lungo periodo è in corso e si conferma un costante miglioramento. Per l’anno in corso non sarà possibile ripetere l’eccezionalità del 2014, dove non è stato superato il numero di giorni oltre il limite di norma, in quanto il 2015 non ha avuto le stesse condizioni di elevata piovosità.
Il miglioramento tendenziale sul lungo periodo ha diverse cause di carattere generale che hanno a che fare con il miglioramento tecnologico dei motori e degli impianti di riscaldamento. Ma, come si legge nel verbale della commissione, «altre con-cause possono senz’altro riferirsi a provvedimenti locali che a Novara sono stati attuati a carattere permanente».
La commissione ne individua divetrsi: dalla limitazione dell’accesso all’area urbana dei veicoli più inquinanti (Euro 0, 1 benzina ed Euro 0, 1 e 2 diesel) estendendone gli effetti anche ai mezzi commerciali; alla riduzione di un’ora/giorno del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento civili. Ma in particolare viene rilevata l’importanza dell’intervento di riordino della sosta (più noto come piano Musa) che, scrive la commissione «secondo valutazioni effettuate per il primo periodo di applicazione, ha determinato un importante diminuzione del traffico veicolare in ingresso/uscita per e dall’area centrale della Città con relativi benefici in termini di inquinamento indotto».
I tecnici sottolineano anche l’importanza di altri provvedimenti legati a Musa, come l’avvio dei parcheggi di interscambio o l’avvio delle linee di bus navetta per raggiungere le aree centrali.
La commissione conclude in modo molto netto: « è necessario proseguire lungo la strada intrapresa che, confortati anche dai tendenziali miglioramenti in atto sul lungo periodo, sembra l’unica percorribile ed in grado di portare risultati favorevoli a maggiore tutela della salute dei cittadini, come stanno dimostrando i risultati conseguiti nella riduzione dell’uso dell’auto e degli inquinanti e dell’aumento dell’utenza del trasporto pubblico, a seguito della riforma del regime di sosta nell’area centrale, i provvedimenti di riduzione della durata di accensione degli impianti di riscaldamento, le limitazioni in atto tutto l’anno per i veicoli più inquinanti (Euro 0 e1 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel)».