Novara - "Sono stati due giorni ricchi di momenti di crescita e confronto su temi importanti per il futuro delle Province nel nostro Paese. Numerosi gli interventi istituzionali in presenza e in streaming, tra i quali quelli di numerosi ministri, che hanno unanimemente messo in luce la necessità di ridiscutere il potere degli organismi di governo territoriale sulla base delle competenze che sono tuttora attribuite, ma rispetto alle quali c’è l’oggettivo depotenziamento e svuotamento generati dalla legge n.56 del 2014". Il consigliere della Provincia di Novara Luigi Laterza ha partecipato in rappresentanza dell’Ente novarese all’assemblea nazionale delle Province italiane “Province Italia” organizzata dall’Unione Province d’Italia al Teatro “Dante Alighieri” di Ravenna il 13 e 14 luglio.
"Sul tappeto dell’assemblea - riferisce il consigliere - le questioni legate alla stabilizzazione dei bilanci dell’Ente rispetto alle sue competenze, ma anche dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dei fondi straordinari e della tanto attesa riforma del Testo unico degli Enti locali per una revisione del ruolo delle Province, obiettivo che purtroppo, data anche l’attuale situazione politica, è rinviato".
Su questo specifico argomento interviene anche il presidente della Provincia Federico Binatti, componente del Direttivo nazionale di Upi. "Questa riforma – spiega – come ci aveva annunciato, con un’iniezione di speranza nei confronti degli Enti provinciali, il ministro dell’Interno Elena Lamorgese durante l’ultima riunione del Direttivo nazionale, è ormai pronta da diversi mesi, oltre che trasversalmente condivisa, senza però essere mai arrivata al vaglio del Consiglio dei Ministri. L’attuale situazione politica è destinata a creare un ulteriore stallo, mentre le Province dovranno continuare a barcamenarsi con disponibilità economiche ridotte e deleghe pesanti sul piano degli investimenti come la gestione della Viabilità e delle Scuole, con risorse umane disponibili sempre più risicate e con tantissime esigenze e urgenze da parte delle nostre comunità. Inoltre sempre a causa dell’incertezza politica, gli Enti sono destinati a rimanere ancora senza una Giunta, a vedere il mandato di Presidente non coincidente con quello del Consiglio. Una posizione, la mia, che è la stessa del presidente nazionale dell’Upi Michele De Pascale e di numerosissimi presidenti di Provincia con i quali mi sono più volte confrontato: continueremo a chiedere a gran voce il rispetto dell’Istituzione e del nostro ruolo, che ci porta a lavorare con un impegno incessante per essere all’altezza delle nostre responsabilità e purtroppo senza che questo ci venga di fatto riconosciuto. Se, davvero, le Province sono considerate l’organismo più vicino ai cittadini, ai Comuni e ai territori – commenta infine il presidente – si meritano particolare attenzione e un futuro all’altezza delle aspettative degli Enti di livello superiore e del Governo del Paese".