Novara - Nella mattinata di martedì 1° ottobre il col. Giovanni Casadidio, da poco insediatosi al vertice delle Fiamme Gialle novaresi, ha presieduto un incontro con gli organi della stampa locale al fine di presentare la nuova linea di comando del Comando Provinciale di Novara. L’occasione è stata propizia per commentare il bilancio dell’attività sinora svolta dal Corpo a tutela della sicurezza economico finanziaria. Quattrocento sono stati gli interventi ispettivi di carattere fiscale complessivamente sviluppati nell’anno dai Reparti operativi alla sede e dalla Compagnia di Borgomanero; oltre 233 milioni di euro, tra elementi positivi e negativi di reddito, sono infatti stati recuperati all’imposizione. Significativi sono anche i risultati conseguiti in materia di IVA, con violazioni per oltre 13 milioni di euro. In tale ambito, si è proceduto alla denuncia all’Autorità Magistratuale di 32 persone per fattispecie criminose tributarie. Sono stati scovati in provincia ben 28 evasori “totali” e “paratotali” ed oltre 49 lavoratori “in nero” e/o irregolari, con la verbalizzazione di 10 datori di lavoro. Nel settore delle frodi comunitarie sono stati eseguiti 4 interventi, da cui sono emerse 7 violazioni con la rilevazione di indebite percezioni per 2 milioni e 700 mila euro di denaro pubblico. Inoltre, sono stati individuati 6 soggetti responsabili di aver riciclato complessivamente oltre cinque milioni di euro. Le Fiamme Gialle novaresi, ancora, hanno prestato attenzione anche alle attività di controllo nel settore delle uscite dal bilancio degli Enti pubblici, nella consapevolezza che le sempre più limitate risorse disponibili, recuperate anche attraverso la continua azione di contrasto all’evasione fiscale, non debbano andar disperse, ovvero diventare preda di soggetti privi di scrupolo, a svantaggio delle politiche di sviluppo e delle fasce più deboli. In tale contesto, 43 sono stati i controlli in materia di “prestazioni sociali agevolate”, da cui sono scaturite ben 31 segnalazioni alle competenti Autorità Giudiziarie. Tra queste, si annoverano i 29 “falsi poveri” recentemente individuati nell’alto novarese i quali, al fine di ottenere indebite agevolazioni, avevano presentato ai vari enti erogatori modelli ISEE con valori non veritieri, omettendo cospicui patrimoni mobiliari ed immobiliari o parte dei redditi del proprio nucleo familiare. La tutela dei consumatori ha costituito, infine, primario obiettivo dei controlli effettuati presso impianti di distribuzione di carburante; a fronte di irregolarità riscontrate si è infatti proceduto, in 10 casi, alla segnalazione alla Camera di Commercio per l’avvio delle procedure di ritaratura degli erogatori.