Share |

Buon compleanno C.C.F.!

Novara - Più di 257 mila interventi in 35 anni di attività. Quasi 4.000 riunioni di équipe; 1.100 volontari che hanno prestato la loro opera in questo arco di tempo. Novantaquattro i volontari attualmente in "servizio. Sono questi i dati del Centro di Consulenza Familiare di viale Ferrucci a Novara intrentacinque anni di attività. Un centro, fortemente voluto e magistralmente diretto dal dottor Luciano Viana, diventato un punto di riferimento per la Diocesi e anche per la penisola italiana. Quali saranno i segreti di questa longevità? "L'impegno costante, l'amore per l'altro e la disponibilità a servire, qualità condivise da tutta l’equipe", risponde candidamente Viana, con la tranquillità che lo distingue. Un Centro divenuto "petaloso", come ha amato ripetere il moderatore del convegno che si è tenuto nella mattinata di sabato 5 febbraio nei locali di viale Ferrucci. I petali sono identificati in Telefono Amico, nel Consultorio, in Pane e Acqua, Presenza Fraterna, Libro Parlato,  e Sportello Adolescenza. Tutto cresciuto pian paiano sotto l'occhio della solidarietà. Una presenza che si è estesa anche in Diocesi e che mira ad un maggior radicamento perchè problematiche e situazioni difficili permangono da sempre.

Per festeggiare questo traguardo raggiunto, sono arrivate le persone da sempre impegnate nel migliorare la qualità della vita: dal Vescovo Monsignor Brambilla al professor Eugenio Borgna; dai rappresentanti della politica locale a Domenico Simeone docente alla Cattolica di Milano. Tutti hanno ribadito la validità dell'iniziativa, plaudendo al fatto che il Centro "abbia saputo adeguarsi ai tempi senza snaturare la sua finalità". In particolar modo Monsignor Brambilla, con la verve che da sempre lo contraddistingue, ha parlato di famiglia, di maternità e paternità di valori "incarnati nei comportamenti". Proprio all'interno del nucleo familiare, Monsignor Brambilla ha visto le potenzialità per formare qualcosa di nuovo,soprattutto dando l'esempio. Su questo tema ha puntualizzato anche Simeone riflettendo sul fatto che "il consultorio è il volto e la mano misericordiosa con cui la Chiesa incontra la famiglia".

Tutto questo è stato poi racchiuso nelle parole di Borgna a cui era stata affidata la conclusione del convegno "la condivisione della sofferenza e del dolore, come intreccio tra sensibilità e impegno".