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CABINA DI REGIA RSA

A PREOCCUPARE SONO ANCHE I RISVOLTI ECONOMICO-OCCUPAZIONALI DELLE STRUTTURE

Novara - Una nuova riunione della Cabina di regia è stata convocata dalla Provincia e dalla Prefettura (Istituzioni capofila su mandato regionale) nel pomeriggio di ieri, venerdì 25 settembre, nella sala consiliare di Palazzo Natta. L’obiettivo è stato quello di valutare l’attuale situazione riguardo le misure di contenimento del Covid-19 nelle strutture assistenziali, in quelle socio-sanitarie e nelle rsa del territorio. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti le associazioni datoriali, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali rappresentanti gli operatori, le associazioni di pazienti e famigliari maggiormente rappresentative, le associazioni di rappresentanza degli Enti locali, i rappresentanti degli Enti gestori e dell’Asl di competenza.

"La situazione riguardante i contagi – riferisce il vicepresidente della Provincia Michela Leoni, che ha presieduto l’incontro – al momento non presenta situazioni degne di preoccupazione. Il direttore generale dell’Asl Novara Arabella Fontana ha fornito un dettagliato resoconto per quanto riguarda le attività aziendali. Innanzitutto sono stati organizzati corsi di formazione per infermieri Rsa. La Struttura Unità di valutazione geriatrica lavora regolarmente, con riunioni ogni venti: i casi urgenti in lista d’attesa sono stati inseriti. Sono stati inoltre effettuati incontri con i responsabili delle Rsa per i necessari aggiornamenti e sono state rilevate poche richieste per nuovi inserimenti in struttura: al momento i posti vuoti in convenzione presso le Rsa dell’Asl Novara sono 211. Insieme con le strutture ospedaliere sono stati attivati due percorsi: uno per pazienti non positivi al Covid-19, che vengono portati in ospedale per essere sottoposti a controlli: anche a loro viene comunque effettuato tampone e quindi riportati in struttura dove vengono cautelativamente tenuti in isolamento fino all’esito del tampone. I pazienti sospetti Covid vengono invece trattenuti in ospedale in isolamento".

La gestione dell’emergenza nel periodo autunnale, "durante il quale – ricorda il vicepresidente - si teme un aumento dei contagi", è stata solo una delle problematiche evidenziate. "Nel corso dell’incontro – prosegue Leoni – sono infatti emerse da parte degli operatori del settore fortissime preoccupazioni per quanto riguarda il futuro delle Rsa sul piano economico e occupazionale: è stata riscontrata una notevole flessione degli inserimenti in struttura, probabilmente determinata dal timore dei famigliari che si possano verificare le situazioni che vissute negli scorsi mesi: è necessario sensibilizzare le famiglie sulle garanzie di sicurezza. Per contro si verifica un aumento dei costi determinato dalla gestione dell’emergenza sanitaria, che impone misure di sicurezza e corsi di formazione specifici, in particolare per Oss e personale infermieristico. La diminuzione degli inserimenti comporta inoltre situazioni di esubero del personale: questo problema dovrà essere affrontato attraverso corsi di formazione, finanziamenti e una nuova riorganizzazione delle strutture. E’ stata inoltre evidenziata la necessità di abbreviare, pur con tutte le cautele rese necessarie dall’emergenza, i tempi per gli ingressi in struttura. La Regione dovrà essere interessata anche per quanto riguarda l’adeguamento delle rette, che non sono mai state ritoccate dal 2012, e sulla partecipazione ai costi di gestione, oltre che sull’esigenza di incrementare i finanziamenti per il progetto “Rsa aperte”, che prevede l’utilizzo del personale delle strutture a domicilio. Tutte queste osservazioni saranno al più presto trasmesse alla Regione e la Provincia. Infine – conclude il vicepresidente – le organizzazioni sindacali si sono impegnate a far pervenire alla Provincia un ulteriore elenco di specifiche necessità e questo dimostra il clima di piena collaborazione e diretto coinvolgimento da parte di tutte le Istituzioni e gli Enti coinvolti per trovare una soluzione ai vari problemi sul tappeto".