Biandrate - Non c’è stato niente da fare per la volpe rossa (vulpes vulpes) recuperata dall’A.N.P.A.N.A (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente) nella campagna di Biandrate (NO). Lo splendido esemplare è stato trovato morto vicino al canale che costeggia il paese. Ferito da un cacciatore deve avere corso per qualche tempo cercando di mettersi in salvo, finché la stanchezza e la quantità di sangue perso non hanno avuto la meglio. Il gelo notturno ha poi fatto il resto.
Emanuela Zonca, presidente dell’associazione precisa: "La segnalazione è arrivata al nostro Comando Provinciale da parte di una signora che, portando a passeggio il cane, ha notato un animale sotto un albero. La velocità di intervento in queste situazioni è fondamentale vista la speranza che muove sempre i nostri agenti volontari per cercare di salvare gli animali feriti che vengono segnalati".
Il comandante provinciale delle guardie ecozoofile, Francesco Ragusa, in quel momento in servizio con un agente, si è recato sul luogo indicato e non ha però potuto fare altro che constatarne il decesso. Ragusa specifica: "Riversava in una posizione quasi naturale, non sembrava neanche morta ma sul suo collo è stato trovato un grosso foro di proiettile, che l’ ha trapassato da parte a parte. Unica traccia di sangue è quella trovata sul tronco che sta a significare che si è appoggiata prima di morire.La lingua violacea fuori dai denti stretti, il muso accasciato sulle zampe anteriori incrociate, il corpo allungato e la coda rimessa fanno pensare ad un abbandono alla morte".
Essendo in atto una collaborazione gratuita tra l’A.N.P.A.N.A. Novara e la Polizia Provinciale per il recupero anche di piccoli mammiferi feriti o in difficoltà, le Guardie, dopo aver comunicato alla Provincia il ritrovamento del cadavere lo hanno trasportato all’Istituto Agrario Bonfantini, dal quale verrà poi inviato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che si occupa di ricerca sperimentale in sanità animale per gli accertamenti di rito del decesso".
Conclude Ragusa "La Volperossa è un predatore onnivoro selvatico e rientra tra le specie cacciabili come da calendario venatorio 2012-2013 del Piemonte che all'articolo 2 comma i) la cita come specie cacciabile dal 16 settembre al 31 gennaio, in base a piani numerici di prelievo predisposti dai Comitati di gestione degli A.T.C. o dei C.A. e approvati dalla Giunta regionale".
Una volta, presente nelle zone montane, era cacciata per la sua folta pelliccia e per la sua coda lunga; oggi si avvicina anche alla periferia delle città nelle aree verdi e nelle vicinanze delle coltivazioni. Si nutre sia di piccoli mammiferi ( talpe, uccelli, bisce e topi) sia di bacche e frutta. Non essendo la sua carne commestibile, la caccia alla volpe è un mero esercizio di tiro al bersaglio, retaggio di vecchie usanze; per alcuni una motivazione sufficiente per togliere la vita a splendidi esemplari, sani e in piena forma, come quello ritrovato a Biandrate.