Novara - Si è presumibilmente verificata in orario notturno, senza danni a persone, la caduta di una porzione della copertura della manica C, in prossimità di un laboratorio, della sede centrale dell'Iti “Omar”. Il fatto è stato segnalato intorno alle 7.30 di oggi, mercoledì 28 giugno, dal personale scolastico entrato in servizio. Sono stati immediatamente avvisati i tecnici del Settore della Provincia, che hanno condotto un sopralluogo, insieme con il consigliere delegato all’Edilizia scolastica Andrea Crivelli, la Dirigenza della scuola e i Vigili del Fuoco, per verificare i danni e valutare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il ripristino della copertura "rispetto alla quale – come ha precisato il Dirigente scolastico dell’Istituto Francesco Ticozzi – non è mai stato rilevato nessun tipo di criticità. Un fatto imprevedibile. Questa parte di edificio era comunque vuota e tutti gli studenti impegnati nell’esame di maturità erano stati trasferiti altrove. Ringrazio la Provincia per il solerte intervento e per aver immediatamente programmato i lavori di ripristino".
Al termine del riscontro, il Servizio Edilizia ha infatti subito individuato la ditta che provvederà prontamente all’allestimento del cantiere dei lavori e ha già preso visione dei luoghi e delle necessità per la messa in sicurezza ed il ripristino, interventi che andranno a sanare questa imprevedibile situazione. La relazione dei Vigili del Fuoco e i riscontri dei tecnici permetteranno di verificare le cause di quanto accaduto.
Come noto l’Ente sta intervenendo sull’edificio con una serie di lavori straordinari di miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, impiantistico alla normativa antincendio, ma in nessuna delle fase progettuali, avviate dal 2022, è stato mai segnalato un rischio strutturale della copertura coinvolta e non sono nemmeno mai stati preventivati interventi specifici per sanare situazioni di criticità.
"Ci stiamo muovendo sui due filoni importantissimi della messa in sicurezza e del ripristino - conclude il Consigliere Crivelli - oltre che il reperimento di ulteriori spazi che ospiteranno momentaneamente le attività del prossimo anno scolastico, richiamando per tutti la responsabilità di fare fronte comune in una situazione di emergenza: l'obiettivo è fare in modo che a settembre le lezioni riprendano con regolarità".
Questo il commento dei sindacati, a firma di Cisl Scuola Piemonte Orientale, Flc Cgil Novara e Vco Snals Confsal (rispettivamente Domenico Amoruso, Luigi Michele Colecchia e Giovanni Pace): "Questa mattina all’Istituto Tecnico Industriale Omar di Novara alle ore 7.00, si è verificato un crollo strutturale del tetto dell'istituto. Tegole e calcinacci si sono abbattuti su un laboratorio fortunatamente deserto a quell'ora, e per una pura casualità, l’orario del crollo, non si sono avute vittime e feriti tra studenti e tra il personale della scuola. Questa è l’ennesima notizia di un crollo in una scuola pubblica italiana, che ha colpito oggi una delle istituzioni scolastiche storiche di Novara, l’Omar, una scuola di eccellenza che ha dato al territorio novarese e al sistema delle imprese del territorio, professionalità e tecnici per decenni e decenni. Come OO.SS. FLC CGIL, CISL SCUOLA, SNALS Confsal, sia nazionale che territoriale, abbiamo denunciato la situazione disastrosa delle strutture pubbliche scolastiche italiane e nei prossimi giorni chiederemo nuovamente alle autorità responsabili quali sono le reali condizioni degli edifici scolastici della nostra provincia e regione e in che modo si vorranno orientare i loro necessari investimenti per garantire la sicurezza e la salute di chi lavora e vive la scuola. Il crollo ci dice che è necessario un piano di investimenti strutturali nella scuola pubblica e non procedere a riforme che da una parte vanno solo a colpire il personale della scuola e dall’altra ad operare in maniera propagandistica e di facciata perché ogni giorno assistiamo a fatti dello stesso tipo che disegnano la mappa di un degrado strutturale, di un progresso deterioramento delle strutture scolastica, effetto degli anni di inefficienze e di tagli sulla scuola. Come 00.SS. chiediamo che la messa in sicurezza delle scuole diventi priorità assoluta per la politica nazionale e per gli amministratori delle nostre città, perché la scuola sia il luogo in cui crescere e imparare in sicurezza e non quello in cui sfidare ogni giorno la buona sorte. La scuola deve tornare a essere bene comune, come previsto dalla nostra Costituzione, e non è un Paese civile quello che tollera morti sul lavoro e fa rischiare la vita ai suoi figli che si recano ogni giorno a scuola o alle persone che vanno a scuola per lavoro".
Francesca Ricca, consigliere comunale del gruppo misto: "Questa notte è crollata una porzione di tetto dell'Istituto Omar, fortunatamente senza alcun ferito. La competenza della manutenzione delle scuole superiori è in capo alla Provincia. Resta il fatto che la trascuratezza generale di questi anni ci porta ad avere in continuazione opere pubbliche ed edifici in condizioni precarie, a prescindere da chi ci deve pensare; manca un raccordo. Povera Novara!"
A distanza di due anni dal crollo che nel 2021 aveva coinvolto una delle aule dell’Istituto Nervi, oggi, qualche metro accanto, si è verificato il crollo del soffitto dell’ITI Omar. L’ennesimo caso di insicurezza scolastica che deve farci aprire, ancora una volta, gli occhi su un fenomeno reale ma non normale. È questo il commento dell’associazione Sermais e di Fondazione Benvenuti in Italia che da anni si battono per portare all’attenzione pubblica il tema della sicurezza scolastica. Già nel 2018 avevano coinvolto gli studenti del Liceo Antonelli e del Liceo Carlo Alberto, insieme a Cinzia Caggiano, mamma di Vito Scafidi, lo studente morto nel crollo di un controsoffitto all’istituto Darwin di Rivoli e a tante autorità intervenute in una piazza Matteotti colma di studenti per denunciare la situazione della rampa del Liceo Classico e per chiedere tavoli di confronto con le istituzioni. “Il tema della sicurezza scolastica non può essere lasciato nel dimenticatoio: entrare a scuola senza la paura che da un momento all’altro ci crolli addosso deve essere una priorità per tutti, soprattutto per le istituzioni” il commento di Pietro Favaretto, presidente di SerMais che aggiunge “siamo convinti che la scuola deve essere un luogo che non rinneghi la fondamentale relazione tra percorsi educativi e di crescita e l’ambiente in cui essi vengono svolti. Nonostante i contributi stanziati per i controlli dei solai dal Ministero e i fondi del PNRR in parte destinati alla sicurezza scolastica, gli studenti, le studentesse, i lavoratori e le lavoratrici della scuola sono costantemente in pericolo. L'Osservatorio sull'edilizia scolastica del Ministero non si riunisce dal 2021. Non basta dire che è andata bene, occorre che la sicurezza scolastica sia inserita a pieno titolo nel progetto di ripartenza del Paese. Anche a Novara chiediamo che venga convocato un Osservatorio che coinvolga studenti, professionisti e istituzioni e che trovi azioni concrete di tutela dell’ecosistema scuola ” commentano SerMais e la Fondazione.