Novara - “Una presenza silenziosa e rispettosa, ma sempre più incisiva”, così Domenico Rossi, presidente di SerMais ha commentato la presenza dell’associazione all’interno del Campo Emmaus, ex campo TAV. Una presenza ormai stabile da un anno a questa parte, da quando ovvero si posero le basi per un progetto di animazione rivolto ai molti minori presenti e per l’ideazione di una parte del terzo Festival delle Nuove Resistenze (CatARTica) proprio all’interno della struttura di accoglienza.
Non solo animazione, ma adozione del luogo e, più in generale, della riflessione attorno al tema del nuovo “abitare”. Questa la missione che ha interessato alcuni dei settori operativi di SerMais; basti pensare all’attenzione rivolta al tema durante gli ultimi appuntamenti della Scuola di Politica “Imparare Democrazia”, in particolare durante l’appuntamento di novembre con l’assessore Augusto Ferrari e don Dino Campiotti, responsabile del campo Emmaus.
La cena organizzata per la serata di ieri, che ha riscontrato una numerosa e attiva partecipazione di oltre 120 partecipanti, tra i quali lo stesso assessore Ferrari e alcuni consiglieri comunali, ha avuto un triplice obiettivo: da una parte far fronte ai costi e all’esigenza di nuovo materiale ludico e didattico per i minori, da settimana scorsa sprovvisti anche del container adibito ad asilo; secondariamente per valorizzare le pluralità culturali, costruendo così un menù variegato composto da pietanze provenienti da diverse tradizioni culinarie e sintetizzandole insieme in una cornice conviviale e accogliente; infine, naturalmente, per condividere il lavoro fatto sin qui, assieme a cittadini, agli amici dell’associazione Mani Operose e i soci Coop della sezione di Novara, assieme ai quali la cena è stata organizzata.